Città ‘verdi’, Napoli in fondo alla classifica

© lapressE - Alessandro Pone
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NAPOLI (Maria Negri) – Capoluoghi ancora poco ecosostenibili, ma la strada è in salita per le città italiane segnate negli ultimi 30 anni da una crescita lenta e troppo altalenante e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare. E’ quanto emerge da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo. 

L’ANDAMENTO NAZIONALE

Quest’anno Ecosistema Urbano è alla sua trentesima edizione e per l’occasione fa il punto su questi anni di studi e monitoraggi sulle città, iniziati nel 1994, presentando anche la classifica 2023 con Trento regina green per performance ambientali, seconda lo scorso anno e già vincitrice due e tre edizioni fa. Trento quest’anno guida la graduatoria per performance ambientali seguita da Mantova e Pordenone. Al settimo posto Cosenza, prima città del Sud, alle sue spalle Cagliari 16esima e Oristano 22esima. Roma è solo 89esima, fanalino di coda per Caltanissetta (103esima), Catania e Palermo (entrambe 105esima). Oscillazione in negativo per Milano al 42esimo posto (la scorsa edizione era scesa al 38esimo posto), per Firenze che slitta al 53esima posto e Genova al 58esimo posto.

IL REPORT

Il rapporto Ecosistema Urbano 2023 è stato presentato ieri e  ha visto confrontarsi esperti del settore, esponenti politici e istituzionali e amministrazioni locali. Il rapporto quest’anno raccoglie anche le storie dei “cantieri della transizione ecologica” anti litteram, all’attuale campagna itinerante di Legambiente, raccontati dagli amministratori locali di allora che già da tempo avevano iniziato a cambiare in chiave sostenibile le principali città. I dati si basano su 19 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

I PUNTI CRITICI

Per Legambiente in questi 30 anni a rallentare la crescita sostenibile delle città sono stati interventi troppo a comportamenti stagni che non hanno permesso quella accelerata che serviva alle aree urbane, in cui oggi si concentra una sfida cruciale. E così accanto ai lenti e progressivi miglioramenti come l’aumento della percentuale di raccolta differenziata (dal 4,4% in media del ‘94 al 62,7% nel 2022 ma solo in alcuni capoluoghi) e delle piste ciclabili (passate da una media di 0,16m equivalenti/100 abitanti nel ‘98 a una media di 10,59m equivalenti/100 abitanti nel 2022); in questi 30 anni non sono mancati stalli e ritardi. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti; è cresciuta la produzione complessiva di rifiuti (passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ’94 a 516 kg/anno nel 2022), e il trasporto pubblico è ancora lontano dalle medie europee ed è passato da 97 viaggi pro capite del ’95 ai 65 del 2022.

NAPOLI E CASERTA

In generale i capoluoghi campani registrano dati negativi ma, in alcuni casi, ci sono lievi miglioramenti. Salerno migliora le sue perfomance e sale di 22 posizioni piazzandosi al 77 posto. Benevento è la migliore delle 5 città e si classifica al 59esimo posto (+17 posizioni in un anno), seguita da Avellino al 60esimo posto (+9 posti rispetto al 2022). Male, anzi, malissimo Napoli e Caserta. Napoli è in fondo alla classifica delle 105 città al 98esimo posto, e perde sei posizioni in un anno. Caserta va lievemente meglio del capoluogo campano, classificandosi all’88esimo posto, ma perde ben 21 posizioni. Bene la pedonalizzazione del centro storico partenopeo, raccontata tra le buone pratiche, ma pesano i disagi storici sia a Napoli che a Caserta, come la raccolta differenziata al palo. A Napoli si a ciò si aggiunge la scarsa diffusione di fonti di energia “pulite”, come, ad esempio, gli impianti fotovoltaici, Caserta invece su questo campo acquista un bonus di punteggio.

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