Clima, Greta: “Dai leader politici scappatoie e politiche ingannevoli”

"I Paesi stanno trovando modi furbi per non intraprendere azioni concrete": "di recente una manciata di Paesi ha promesso di ridurre le proprie emissioni di gas serra della tal percentuale entro la tal data, o di annullare l'impatto sul clima in tot anni".

(Photo by CRISTINA QUICLER / AFP)

MADRID– “I Paesi stanno trovando modi furbi per non intraprendere azioni concrete”: “di recente una manciata di Paesi ha promesso di ridurre le proprie emissioni di gas serra della tal percentuale entro la tal data, o di annullare l’impatto sul clima in tot anni. Sembra impressionante a prima vista, ma sebbene le intenzioni possano essere buone questa non è leadership”, “questo è ingannare”. A dichiararlo è stata Greta Thunberg, intervenendo alla conferenza internazionale sul clima Cop25 a Madrid, davanti ai delegati mondiali. La giovane ecoattivista svedese ha accusato i Paesi ricchi di inventare modi per evitare di abbassare davvero le proprie emissioni di gas serra. Il summit sul clima ha l’obiettivo di arginare il riscaldamento globale in corso, ma è diventato “l’opportunità per i Paesi per negoziare scappatoie ed evitare di alzare i loro obiettivi” d’azione sul clima, ha proseguito la 16enne.

La fase di stallo

Mentre la conferenza della durata di due settimane entra nella fase finale, restano molti punti aperti su obiettivi e impegni. I Paesi sono in disaccordo su come la lotta al cambiamento climatico debba essere finanziata e su come regolare il sistema di scambio delle emissioni. Pochi progressi sono stati fatti anche sulla compensazione delle nazioni che già affrontano i più gravi danni del cambiamento climatico. Dopo che Thunberg ha finito di parlare, decine di giovani attivisti di tutto il mondo hanno invaso il palco della plenaria, chiedendo ai laeder mondiali di tagliare le emissioni.

LaPresse

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