Clima, siccità e maltempo causano danni ai vigneti: viti sotto stress idrico

Sarà il mosto a determinare se il 2022 potrà essere considerata una buona annata o un annus horribisil per i vini italiani.

MILANO – Sarà il mosto a determinare se il 2022 potrà essere considerata una buona annata o un annus horribisil per i vini italiani. Siccità e maltempo hanno piegato i vigneti causando perdite, in termini di quantità delle uve, stimate in -60%.

Per correre ai ripari, la vendemmia sarà anticipata dalla fine di agosto agli inizi del mese, da lunedì.

“La siccità porterà a -20% della quantità delle uve, siamo preoccupati anche per la qualità delle uve”. A lanciare l’allarme, parlando con LaPresse è Paolo Boffa, presidente di Terre del Barolo.

“È il mese di agosto a determinare la vendemmia – afferma – non sappiamo se è a rischio”. È fuori discussione, però, che le viti siano in sofferenza, “quelle migliori, quelle del versante sud delle colline”.

Nemmeno il maltempo ha risparmiato l’intera zona delle Langhe. Le piogge si sono abbattute nella zona dell’Albese e del Doglianese nei giorni scorsi. Ma i danni non possono essere quantificati con certezza.

Nella notte, il maltempo ha flagellato la Val Camonica, nel Bresciano. Le forti piogge che si sono abbattute su Niardo e Braone hanno causato l’esondazione del torrente Re, determinando l’evacuazione della popolazione di entrambi i Comuni. “Purtroppo la situazione è drammatica. A mezzanotte esondati due torrenti, l’ultima volta era stato 35 anni fa. Dopo un’ora di pioggia intensa, abbiamo sentito un grande frastuono sembrava un terremoto ed erano i due torrenti esondati”, ha commentanto il sindaco di Niardo, Carlo Crisanti, su Radio Capital.

Il maltempo ha però risparmiato la zona di coltivazione delle uve del Franciacorta, dove i vigneti soffrono la siccità. I vigneti più giovani stano vivendo “condizioni di stress idrico”, ma in generale le coltivazioni “stanno reagendo bene” alla siccità, spiega a LaPresse il Consorzio Franciacorta.

È la siccità ad aver creato le maggiori criticità, al punto che la vendemmia, come fa sapere a LaPresse Gianluigi Vimercati, vicepresidente di Confagricoltura Brescia, “inizierà dal prossimo lunedì”. Venti giorni prima del previsto per cercare di salvare ciò che la terra è riuscita a dare. “Quando avremo l’uva in cantina – sottolinea – potremo capire come andrà. Saranno i mosti poi a parlare”.

“Siamo riusciti a salvare la qualità delle nostre uve – afferma – ma non la quantità il cui calo è stimato tra il 30 e il 60% in meno”. L’unica fortuna – se così si può definire – è che almeno il maltempo della Val Camonica non ha messo a rischio le coltivazioni di Franciacorta.

di Laura Pirone

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