Guerra, la Russia torna ad attaccare la regione di Kiev

Foto AP / Felipe Dana Guerra in Ucraina

KIEV – “Attacco russo su regione di Kiev”. Lo ha comunicato il capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev Oleksiy Kuleba, secondo il quale “cinque attacchi aerei hanno avuto luogo stamattina nel distretto di Vyshgorod, nella regione di Kiev. Altri due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea”. Kuleba ha poi definito “tali azioni dei russi audaci, dimostrando ancora una volta che invadono non solo le nostre terre, ma anche la nostra indipendenza e autenticità. Ma il nostro Stato e la nostra sovranità sono inviolabili”.

Attacco dal Mar Nero

A Kuleh ha fatto eco il vice capo del Dipartimento operativo principale dello stato maggiore delle forze armate ucraine Oleksiy Gromov: Nell’attacco nella regione di Kiev – ha detto – era stata presa di mira un’unità militare. Oggi intorno alle 5 del mattinoil nemico ha sparato sei razzi Kalibr contro un’unità militare. Un edificio è stato distrutto, due sono stati danneggiati. Uno dei razzi è stato abbattuto. L’attacco missilistico è stato lanciato dal Mar Nero”. 

Ucraina, Stato indipendente

Volodymyr Zelensky, in occasione della Giornata della statualità ucraina, ha sottolineato sui social: “Mattinata inquieta. Di nuovo il terrore dei razzi. Ma non ci arrenderemo. Non ci arrenderemo. Non ci faremo intimidire. L’Ucraina è uno Stato indipendente, libero e indivisibile. E sarà sempre così. Per noi, la Giornata della statualità ucraina è ogni giorno. Ogni giorno combattiamo affinché tutti sul pianeta capiscano finalmente che non siamo una colonia, non un’enclave, non un protettorato, non una provincia, non una terra della corona, non una parte di imperi stranieri, non una repubblica federale, non un’autonomia, non una provincia, ma uno Stato libero, indipendente, sovrano, indivisibile e indipendente. L’esercito ucraino ha il sostegno di tutte le generazioni di combattenti per un’Ucraina indipendente – ha concluso – Per noi vivere in cattività non è vivere. Essere dipendenti non significa vivere. Perché un’Ucraina non indipendente e non libera non è l’Ucraina”.

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