Codice Rosso, caos alla Camera: seduta sospesa e voto rinviato a martedì

La Prestigiacomo e altre deputate di Forza Italia si sono avventate contro i banchi del Governo: sono state bloccate dai commessi

ROMA – Caos alla Camera durante la discussione sul disegno di legge ‘Codice Rosso’. A scatenare lo scontro, non solo verbale, in Aula la decisione del governo di non inserire la questione Revenge Porn come emendamento al ddl ‘Codice Rosso’. Una situazione che ha portato il presidente Roberto Fico a sospendere la seduta e convocare la conferenza dei capigruppo. Quest’ultima ha deciso di rinviare i lavori alla giornata di martedì.

La decisione che ha scatenato il caos

A scatenare il caos alla Camera è stato il ‘no’ ad inserire le norme sul Revenge Porn nel ddl ‘Codice Rosso’. Al termine del comitato dei nove la relatrice Stefania Ascari, del Movimento 5 Stelle, ha formalizzato in aula il “parere contrario” alla richiesta avanzata dalla deputata del Partito democratico Alessia Morani, quindi di trasformare il disegno di legge sul Revenge Porn, presentato in Senato, in un emendamento al provvedimento sul Codice Rosso.

La Prestigiacomo e le altre donne di Forza Italia contro il Governo

Il rinvio del Revenge Porn ha provocato le forti critiche da parte delle donne dei gruppi di opposizione. Ad un certo punto un gruppo di Forza Italia, guidato dall’ex ministro Stefania Prestigiacomo, ha tentato di ‘assaltare’ i banchi dell’esecutivo. La Prestigiacomo, però, è stata bloccata dai commessi. Insieme alla Prestigiacomo si erano diretti verso i banchi del Governo anche Mara Carfagna, Giusi Bartolozzi, Benedetta Fiorini e Michaela Biancofiore. A quel punto il presidente Fico è stato costretto a sospendere la seduta e a convocare la riunione dei capigruppo che ha deciso di rinviare i lavori a martedì, così come chiesto dalle opposizioni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome