Commercialisti, i finanziamenti europei a sostegno delle imprese campane

Domani alle 15,00 focus a Piazza dei Martiri con Valeria Fascione, Giuseppe Ferrandino, Antonio Martini, Giosy Romano, Valerio De Martino, Raffaele Lupacchini

NAPOLI – “Il ruolo del commercialista sta attraversando un’importante trasformazione che lo porta ad una maggiore consulenza aziendale. Tale assistenza va esercitata alla luce delle linee guida fornite dalle autorità pubbliche (europee, nazionali e locali) anche mediante bandi che prevedono l’assegnazione di contributi pubblici per specifici programmi d’investimento.

Nell’ultimo quadrimestre del 2019 le linee guida sono orientate verso grandi investimenti, innovazione e coesione economica, sociale e territoriale nonché rimozione degli squilibri economici e sociali”.

Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli presentando il forum “I finanziamenti europei a sostegno delle imprese campane” che si terrà domani, martedì 12 novembre 2019 alle ore 15,00 nella sala conferenze dell’Odcec di Napoli (piazza dei Martiri, 30).

All’incontro interverranno Valeria Fascione (assessore all’internazionalizzazione e alle start up e innovazione della Regione Campania), Giuseppe Ferrandino (europarlamentare, membro della commissione per i problemi economici e monetari), Antonio Martini (dirigente del Mi.S.E. – divisione VII Interventi per ricerca e sviluppo),

Giosy Romano (presidente Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Napoli), Valerio De Martino (Vicepresidente di Manageritalia Campania) e Pasquale Russiello (coordinamento Scientifico Commissione di Studio Ricerca e Programmi Comunitari – Mediterraneo).

“Da settembre scorso le imprese possono presentare domanda di partecipazione a diverse misure agevolative – ha sottolineato Liliana Speranza, consigliera delegata sui programmi comunitari e Mediterraneo – che cofinanziano specifici programmi d’investimento con risorse pubbliche per oltre 775,45 milioni di euro, quali: bando grandi progetti R&S (329 milioni di euro e invio domande dal 26 novembre 2019); Credito d’imposta ZES (206,45 milioni di euro e invio comunicazione di fruizione dal 25 settembre 2019); nuovo bando ‘Fabbrica intelligente, Agrifood, Scienze della vita’ e ‘Calcolo ad alte prestazioni – Accordi per l’innovazione’ (190 milioni di euro e invio domanda dal 12 novembre 2019) e voucher per consulenza in innovazione (50 milioni di euro e invio domanda dal 3 dicembre 2019). All’interno di un simile contesto macro-economico, i consulenti napoletani sono pronti a dare il contributo”.

Raffaele Lupacchini (presidente Commissione Ricerca e Programmi Comunitari – Mediterraneo – Odcec Napoli) ha evidenziato che “la scadenza del ciclo di programmazione europea 2014/2020 si avvicina e la Regione, come anche lo Stato Centrale, pur avendo raggiunto ad oggi tutti gli obiettivi intermedi di spesa scongiurando il rischio di perdere risorse, sconta ancora un andamento altalenante nell’utilizzo dei fondi. Entriamo quindi inevitabilmente in una fase di accelerazione nella pubblicazione di bandi di finanziamento, sia a livello nazionale che locale, opportunità imperdibile per le imprese che intendono rilanciale gli investimenti in particolare nella ricerca, nell’innovazione, nell’internazionalizzazione e nel meridione”.

Secondo Antonio Esposito (segretario della commissione Ricerca e Programmi Comunitari) “gli investimenti agevolabili hanno ad oggetto beni strumentali nuovi in una o più sedi operative ubicate anche nella Zona Economica Speciale Campania purché non siano stati oggetto dell’assunzione di impegni giuridicamente vincolanti prima del entrata in vigore del DPCM 11.05.18 (decreto istitutivo della ZES Campania) e conclusi entro il 31.12.20. Dal 25 settembre 2019, dette imprese devono presentare, il modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta ZES”.

“Sono 206,5 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione programmazione 2014-2020 a favore del “Credito d’imposta ZES”, spettante in misura pari al 25%, 35% o 45% del costo complessivo degli investimenti agevolabili a seconda delle dimensioni dell’impresa per progetti di investimento aventi ciascuno un limite massimo di 50 milioni di euro”.

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