Comunali, Marino a rapporto dal Pd

CASERTA – Il sindaco Carlo Marino “a rapporto” davanti al Pd del capoluogo. Ieri sera il primo cittadino ha preso parte all’incontro (in modalità a distanza) convocato dal responsabile del capoluogo Enrico Tresca e concluso a tarda sera. Peraltro, la partecipazione dei consiglieri Pd non è stata entusiastica: il capogruppo Andrea Boccagna era assente per impegni personali, mentre Gianni Comunale si è scollegato per problemi tecnici. E di cose da spiegare ai suoi il sindaco ne ha diverse: pochi giorni fa si è consumato lo “strappo” con Tresca, che si è opposto pubblicamente al conferimento dell’incarico di vicesindaco a Italia viva a scapito di Franco De Michele. Una presa di posizione che di fatto ha delegittimato il sindaco e l’accordo con i renziani. Alla fine, De Michele è stato “ricompensato” con la delega strategica all’Urbanistica, ma l’episodio resta e dimostra quanto sia “di interesse” il matrimonio fra il partito democratico casertano e l’ex assessore ai Lavori pubblici di Forza Italia. Poi c’è stato l’inciucio con i 5 Stelle, con trattative iniziate da novembre e con una prospettiva ben precisa per Marino: la candidatura alle prossime elezioni politiche. Insomma, in caso di rielezione il mandato finirebbe prima del tempo, in quanto il sindaco dovrebbe correre per un posto in Parlamento. Peraltro, il gruppo di Marino starebbe lavorando anche alla lista dei 5 Stelle, visto che il senatore Agostino Santillo, che tratta con il sindaco, sarebbe a corto di nomi (i due meetup cittadini del Movimento sono contro il primo cittadino uscente e lo hanno dichiarato pubblicamente).
Ancor meno entusiasmo lo dimostrano gli alleati: il partito di Carlo Calenda “Azione”, che in ambito provinciale fa riferimento a Teresa Ucciero, ha dichiarato da mesi che non farà parte della coalizione in caso di intesa con i 5 Stelle.
E ieri anche il consigliere regionale Giovanni Zannini è stato poco tenero con Marino: nel corso di una conferenza stampa non ha dato per scontato l’appoggio all’uscente e ha detto che si aspettava un ringraziamento pubblico dopo aver procurato fondi per il recupero dell’area Lo Uttaro. Zannini se l’è presa anche con “falsi ambientalisti”, con riferimento evidente al consigliere Pd Enzo Battarra, che si è schierato contro il suo sub emendamento sulle cave (poi bocciato dal presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero). Il consigliere mondragonese punta evidentemente ad alzare il prezzo (politicamente parlando, s’intende): del resto, il gruppo dei Moderati, che a lui fa riferimento, in questo periodo sta osservando le mosse di Gianpiero Zinzi, punto di riferimento per gran parte dei componenti. Nel caso di una (improbabile) discesa in campo di Zinzi nella corsa a sindaco, il gruppo potrebbe anche abbandonare Marino, dopo essersi accreditato per mesi come prima forza della coalizione.
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