Concorsi truccati nella Guardia di Finanza, cadono le accuse per 64 indagati

tribunale l'Aquila
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L’AQUILA – Il Tribunale del Riesame de L’Aquila pochi minuti fa ha depositato il provvedimento con cui ha rigettato l’appello del Pubblico Ministero contro il rigetto del Gip. Accolte in pieno le richeste degli avvocati nel cui collegio erano impegnati gli avvocati sammaritani avv. Maria Rosaria Duonnolo, avv. Angelo Raucci, Raffaele Gaetano Crisileo, Alessandro Caputo, Giuseppe Stellato e Bernardino Lombardi. Il Pubblico ministero del Tribunale abruzzese aveva chiesto il carcere e gli arresti domiciliari nei confronti dei 64 giovani indagati di falso e truffa (molti di questi dell’hinterland casertano) che avevano partecipato al concorso per maresciallo della Finanza. La Pubblica Accusa basava il proprio teorema accusatorio su intercettazioni ambientali e telefoniche, su sequestri e servizi di osservazioni ed era arrivata ad ipotizzare che per ogni sostituzione di persona era stata pagata la somma di dieci mila euro. Ieri il teorema dell’Accusa non ha retto dinanzi al Tribunale del Riesame. Ora la palla ripassa al pubblico ministero per decidere se esercitare o meno l’azione penale.

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