Brescia: maestro di arti marziali arrestato per violenza sessuale

I carabinieri della sezione operativa del Norm della Compagnia di Chiari e quelli della Stazione di Cologne (Brescia) hanno eseguito un’ordinanza cautelare con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 52 anni,

MILANO – I carabinieri della sezione operativa del Norm della Compagnia di Chiari e quelli della Stazione di Cologne (Brescia) hanno eseguito un’ordinanza cautelare con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 52 anni, ritenuto il presunto responsabile, insieme alla moglie, di 42 anni e ad un altro uomo, 53enne, dei reati di violenza sessuale aggravata, esercizio abusivo della professione medica, commercio abusivo di farmaci illegali e truffa aggravata. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Brescia, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il principale indagato avrebbe sfruttato il suo ruolo carismatico di maestro di arti marziali per creare un rapporto di dipendenza psicologica con alcuni allievi ed allieve che frequentavano la sua palestra, spingendoli a sessioni di sesso di gruppo. Situazioni a cui talvolta avrebbe partecipato anch’egli, spesso insieme alla moglie che si sarebbe dedicata all’organizzazione degli incontri. Alcune delle vittime, tutte donne, hanno denunciato di aver subito violenze sessuali durante queste occasioni.

Nella palestra di Brescia, dove insegnava arti marziali, il “maestro” avrebbe praticato anche agopuntura senza averne titolo, così come avrebbe prescritto farmaci anoressizzanti o finalizzati al miglioramento e potenziamento delle prestazioni sessuali, il cui commercio sul territorio nazionale è vietato, importandoli dall’estero. I locali della palestra sono stati posti sotto sequestro preventivo dalla magistratura.

Infine, attraverso un broker finanziario di sua conoscenza anch’egli indagato, il 52enne avrebbe convinto i parenti di alcuni frequentatori della palestra ad investire ingenti somme di denaro, dietro la promessa mai esaudita di ottenere elevate rendite mensili perpetue.

Attualmente il principale indagato è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatori, mentre la moglie ed il promotore finanziario sono denunciati in stato di libertà.

(LaPresse)

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