Coppa Italia, la Juve crolla a Bergamo: Zapata porta l’Atalanta in semifinale

Sfuma il primo trofeo stagionale e l'obiettivo triplete per i bianconeri che incappano in una serata poco brillante contro avversari in ottima forma

(Photo by Miguel MEDINA / AFP)

BERGAMO – Firenze chiama, Bergamo risponde. E’ la Coppa Italia delle sorprese, decisamente. Dopo la caduta rovinosa della Roma in casa della Viola, è l’Atalanta a firmare l’impresa nel quarto di finale andato in scena in serata, calando il tris alla Juventus che abdica dopo quattro trionfi consecutivi e incassa la prima sconfitta stagionale nei confini nazionali. Prestazione sontuosa della corazzata di Gasperini, trascinata dallo solito Zapata, autore di una doppietta. A firmare il vantaggio Castagne.

L’Atalanta batte la Juve, sfuma il triplete

Sfuma il primo trofeo stagionale e l’obiettivo triplete per i bianconeri che incappano in una serata poco brillante e regalano due reti ai padroni di casa. Cristiano Ronaldo ha le polveri bagnate, Allegri perde le staffe con Pasqua e viene espulso nel primo tempo, Chiellini esce per problemi fisici: le altre note negative di una trasferta da archiviare in fretta. La Dea, che non batteva la Signora da 17 anni, vola meritatamente in semifinale con la Fiorentina e ora può coltivare il sogno di arrivare in finale.

A trainare in avanti il 4-3-3 di Allegri il trio Dybala-Ronaldo-Bernardeschi. In difesa c’è De Sciglio a destra, Cancelo parte inizialmente dalla panchina, Rugani affianca Chiellini con Alex Sandro esterno di sinistra. In mezzo al campo c’è Khedira, preferito a Pjanic, con Matuidi e Bentancur. Gasperini si affida per il suo 3-4-1-2 al tandem Ilicic-Zapata, supportato alle spalle da Gomez. In mediana si rivede Freuler al fianco di De Roon. Parte bene la squadra orobica, pericolosa con un destro di De Roon e poi con un’incornata di Djimsiti su angolo.

I bianconeri rallentano, la Dea passa in vantaggio

La Juventus prova a disinnescare il pressing degli avversari rallentando i ritmi. Ma è ancora l’Atalanta a farsi vedere con una giocata di Gomez: il Papu esplode il destro dai 25 metri, Szczesny è chiamato al tuffo per la deviazione in angolo. A metà frazione un cambio forzato per parte: Allegri deve richiamare Chiellini, fermato da un problema al polpaccio e sostituito da Cancelo, eDe Sciglio si accentra al fianco di Rugani; Gasperini mette in campo Pasalic per Ilicic.

I bergamaschi azzannano gli juventini nel finale di frazione ed è un morso letale: Castagne spinge all’errore Cancelo soffiandogli la palla e trafigge dal limite con una conclusione chirurgica Szczesny (37′). Due minuti dopo, è già tempo di raddoppio: lo firma lo scatenato Zapata, che servito da Pasalic controlla al limite dell’area e con il destro non lascia scampo al portiere polacco (39′). Il Var convalida. Allegri protesta vivacemente per un fallo su Dybala a centrocampo e viene allontanato da Pasqua.

La Juve arranca, l’Atalanta cala il tris

Nella ripresa serve un’altra Juventus. Toloi è provvidenziale nell’anticipo su Ronaldo, servito da Bernardeschi. Poi sono ancora i padroni di casa a rendersi minacciosi con Zapata, favorito da un altro ‘bug’ di Cancelo: il colombiano serve dal limite Pasalic, conclusione murata.

La Juventus aumenta velocità e pressione e un blitz di Rugani, in elevazione su corner, spedisce la palla appena sopra la traversa. Ci prova poi Bentancur con un mancino dal limite, dopo una respinta non impeccabile di Berisha, senza fortuna. Douglas Costa rileva Dybala nel tentativo di vivacizzare una manovra che fino a qui non ha creato veri grattacapi agli orobici, attentissimi a non concedere varchi.

La squadra di Gasperini vola in semifinale di Coppa Italia

Un’interessante chance capita sui piedi di Khedira dopo l’angolo calciato da Bernardeschi, Berisha però respinge. Il tedesco lascia poco dopo spazio a Pjanic. Ma l’Atalanta la chiude a quattro minuti dal termine. Ed è un altro regalo della difesa ospite, con l’appoggio sanguinoso di De Sciglio per Szczesny: un invito a nozze per Zapata che supera il portiere e deposita in rete, rendendo la serata della Dea trionfale. Sussulto finale per Ronaldo, che su suggerimento di Bernardeschi ci prova al volo, senza inquadrare lo specchio. Ma per CR7 non è proprio serata di magie: l’incantesimo lo ha fatto la Dea.

(LaPresse/di Attilio Celeghini)

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