Coronavirus, i Nas requisiscono 2 milioni di farmaci per la terapia intensiva

Nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria connessa alla diffusione epidemia di coronavirus il comando carabinieri per la tutela della salute, attraverso i dipendenti Nas, sta svolgendo attività di assistenza e supporto alla vigilanza sanitaria nonché controlli ispettivi e repressivi sul rispetto degli obblighi imposti dai decreti governativi

Foto LaPresse/Marco CantileNola

TORINO – Nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria connessa alla diffusione epidemia di coronavirus il comando carabinieri per la tutela della salute, attraverso i dipendenti Nas, sta svolgendo attività di assistenza e supporto alla vigilanza sanitaria nonché controlli ispettivi e repressivi sul rispetto degli obblighi imposti dai decreti governativi, sulla regolarità delle attività distributive di dispositivi medici e di protezione individuale nonché all’accertamento di pratiche commerciali illegali o fraudolente, anche su canali online. Tra questi interventi, si evidenziano interventi mirati, eseguiti nelle ultime ore e originati da attività informativa su flussi commerciali realizzate dai Nas, in collaborazione con gli uffici areali dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, che hanno consentito di intercettare e vincolare prodotti sanitari e farmaci estremamente utili sul territorio nazionale per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Sono stati requisiti 2 milioni di farmaci per la terapia intensiva. Il Nas di Milano ha eseguito un provvedimento di requisizione, emesso dal commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure relative all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, di 1.933.635 flaconi oggetto di vincolo, di cui 1.051.715 pronti per la distribuzione, di un medicinale anestetico utilizzato in rianimazione e sala operatoria. L’ingente stock di farmaco, detenuto nel deposito di un’azienda farmaceutica lombarda e destinato al mercato estero, sarà redistribuito per soddisfare le esigenze nazionali per il contenimento dell’epidemia. Anche il Nas di Parma, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane quale soggetto attuatore di un decreto di requisizione disposto del commissario straordinario per l’emergenza, ha proceduto a vincolare 23 aspiratori chirurgici per uso clinico di sala operatoria, prodotti da un’azienda parmense e destinati all’estero. Pure tali prodotti saranno ricollocati per le esigenze nazionali. Nel corso dell’attività, inoltre, sono stati individuati ulteriori 1.176 analoghi dispositivi medici, anche pronti per l’esportazione, per i quali è bloccata la movimentazione.

LaPresse

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