Corrao (M5S): “Nuovo caso di sottrazione legalizzata di un minore”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Ignazio Corrao

ROMA “È inaccettabile che la legge consenta la sottrazione legalizzata di un minore nel cuore dell’Europa. In questi giorni si sta consumando una delle fasi più drammatiche del caso di Emilio Vincioni, padre italiano che, dopo aver concesso alla moglie di partorire in Grecia, è stato messo da parte dalla vita della figlia, cittadina italiana e a tutti gli effetti ‘orfana’ di padre vivente. Dopo anni di battaglie, Vincioni è andato in Grecia per festeggiare il compleanno della figlia e, una volta atterrato, è stato arrestato e costretto a subire umiliazioni e situazioni paradossali”, così in una nota il deputato europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che ha depositato una interrogazione alla Commissione Europea sulla sottrazione legalizzata dei neonati in Europa.

“Il regolamento 2201/2003 prevede il ritorno del minore illecitamente trasferito o trattenuto all’estero nel Paese in cui questi aveva la residenza abituale prima del trasferimento o mancato ritorno. Purtroppo però i tribunali (compresa la Corte di Giustizia europea) non hanno ritenuto che l’Italia sia stato il luogo di ‘residenza abituale’ della bambina benché lì si trovassero le residenze sia anagrafiche che effettive di entrambi i genitori. Questa interpretazione rappresenta un pericolosissimo scudo a beneficio della sottrazione di minore.

Il risultato è che Emilio Vincioni non ha vissuto i primi anni di vita di sua figlia perché la madre greca ha deciso di non tornare più in Italia. Il caso è inquietante perché ad oggi esiste la possibilità di rendere legali tutte le sottrazioni operate attraverso il legittimo desiderio di partorire nel proprio Paese di origine anziché in quello di residenza. Secondo i dati ufficiali dell’Unione europea ci sono circa 1.800 casi all’anno, di cui 454 riguardano un padre italiano, quasi uno su quattro.

Per questo ho sottoposto alla Commissione europea l’urgenza di definire con chiarezza il concetto di ‘residenza abituale del neonato’, onde evitare di rendere orfani per legge di genitori viventi altre migliaia di bambini e fomentare così una sorta di ‘turismo’ a scopo di procreazione e mantenimento. Mi sono già occupato del dramma dei padri in Giappone, ma questa vicenda dimostra che anche nel cuore dell’Europa i diritti dei padri e dei figli siano calpestati nel silenzio assordante delle Istituzioni”, conclude Corrao. (LaPresse)

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