Cosenza: violano decreto, fermati per trasporto illegale di pesce

Trasportavano un carico illegale di bianchetti, violando il decreto anti Covid-19. Due persone sono state nella notte del 3 aprile scorso dai Finanzieri della Tenenza di Corigliano Calabro perchè senza apparente giustificato motivo, si trovavano a bordo di un furgone mentre percorrevano la SS106 Bis calabrese

Foto LaPresse - Claudio Furlan

COSENZA – Cosenza: violano decreto, fermati per trasporto illegale di pesce. Trasportavano un carico illegale di bianchetti, violando il decreto anti Covid-19. Due persone sono state nella notte del 3 aprile scorso dai Finanzieri della Tenenza di Corigliano Calabro perchè senza apparente giustificato motivo, si trovavano a bordo di un furgone mentre percorrevano la SS106 Bis calabrese. L’accertamento è avvenuto nel corso della quotidiana attività di servizio di pattugliamento del territorio, finalizzata a riscontrare l’attuazione delle misure di contenimento disposte per l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Alla richiesta di chiarire le motivazioni della loro presenza sul posto, i due non rappresentavano circostanze di necessità ed urgenza tali da giustificare la loro presenza in strada. I due sono stato multati.

Inoltre, durante la successiva ispezione dell’automezzo – il cui conducente non era in grado di esibire la patente di guida e, pertanto, sanzionato per violazione al Codice della Strada – le Fiamme Gialle rinvenivano un carico di trenta cassette di novellame di sarda (bianchetti, ndr), per complessivi 200 kg, di cui la legislazione nazionale ne vieta in modo assoluto la detenzione, il trasporto ed il commercio. Pertanto, il detentore del novellame, un rossanese di 46 anni, si rendeva responsabile anche della prevista violazione amministrativa, punita con il sequestro della merce e la sanzione pecuniaria da 5.000,00 ad 30.000,00 euro.

Proseguono, a ritmo serrato ed in modo capillare, i controlli delle Fiamme Gialle cosentine sull’intero territorio della provincia, finalizzati al rispetto delle disposizioni volte a contenere l’espandersi della grave situazione epidemiologica in corso.

(LaPresse)

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