Covid, cresce l’allarme per la variante Delta. In Spagna via le mascherine all’aperto dal 26 giugno

Foto Olivier Hoslet, Pool via AP in foto Pedro Sanchez

ROMA – Cresce l’allarme in Europa e nel mondo per la variante Delta, rilevata per la prima volta in India. Secondo il Public Health England quasi tutti i casi di Covid-19 nel Regno Unito sono riconducibili a questo ceppo, considerato più contagioso. La variante, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità sta diventando quella dominante della malattia a livello globale.

Un picco di casi si è registrato ad esempio a Mosca dove è stata riscontrata nell’89,3% dei contagiati. E anche negli Usa, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) hanno avvertito del dilagare della variante. La direttrice dei Cdc, Rochelle Walensky, si aspetta che questa diventerà il ceppo di coronavirus dominante negli Stati Uniti a causa della sua iper trasmissibilità. Anche se, ha assicurato, “i nostri vaccini funzionano”.

A invitare alla cautela sono stati anche i leader di Francia e Germania riuniti a Berlino. Il presidente Emmanuel Macron ha chiesto un rafforzamento del coordinamento tra i paesi dell’Ue sulla riapertura delle frontiere mentre la cancelliera tedesca si è detta scettica sugli stadi pieni per gli europei di calcio. “Non possiamo fare finta che il coronavirus sia finito”, ha detto Merkel. Dobbiamo essere “vigili”, le ha fatto eco Macron che ha comunque definito “sotto controllo” la situazione della variante indiana nei due Stati. La Germania intanto procede a ritmo serrato con la campagna vaccinale. Il ministro della Salute Jens Spahn ha riferito che attualmente più di un tedesco su due ha ricevuto almeno una dose, e quasi un tedesco su tre è pienamente protetto.

Intanto in Spagna il premier Pedro Sanchez, ha annunciato che il governo eliminerà l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto a partire dal 26 giugno. L’annuncio è arrivato a Barcellona durante un evento con gli imprenditori. “Mi piacerebbe cominciare questo intervento facendo un annuncio molto importante per i 47 milioni di compatrioti nel nostro Paese. Mi piacerebbe dire loro che giovedì celebreremo un Consiglio dei ministri straordinario nel quale proporremo che la mascherina non sia obbligatoria negli spazi aperti a partire da sabato prossimo”, ha detto il leader spagnolo.

Sul fronte vaccini si è aperto un nuovo capitolo del braccio di ferro tra la Commissione europea e AstraZeneca per la consegna delle dosi mancanti. Il tribunale di primo grado di Bruxelles ha deciso che il colosso farmaceutico dovrà consegnare 50 milioni di dosi all’Ue entro il 27 settembre. Se le scadenze non verranno rispettate, alla società sarà inflitta una penale di 10 euro per ogni dose non consegnata.

Sia l’Ue che AstraZeneca hanno rivendicato la vittoria nella battaglia legale. Da un parte la presidente Ursula von der Leyen si è detta soddisfatta che il giudice abbia confermato che la società non ha rispettato gli impegni contrattuali. Dall’altra per AstraZeneca il tribunale ha riconosciuto che le difficoltà incontrate in una situazione senza precedenti hanno avuto un impatto sostanziale sul ritardo nella consegna delle forniture.

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