Covid, Gimbe: corsa a tamponi senza regole, il paese è a rischio paralisi

"In questa fase della pandemia caratterizzata dalla crescente circolazione di una variante estremamente contagiosa tra una popolazione per la maggior parte vaccinata, l'obiettivo primario è di contenere il sovraccarico degli ospedali spingendo al massimo su coperture vaccinali e richiami"

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

MILANO – “In questa fase della pandemia caratterizzata dalla crescente circolazione di una variante estremamente contagiosa tra una popolazione per la maggior parte vaccinata, l’obiettivo primario è di contenere il sovraccarico degli ospedali spingendo al massimo su coperture vaccinali e richiami e limitare la circolazione del virus con mascherine e distanziamento”. Lo dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, in merito all’aumento del 38% dei temponi nelle ultime due settimane.

“La corsa ai tamponi senza regole ha diversi effetti collaterali – afferma – innanzitutto, sovraccarica il sistema di testing dei tamponi molecolari, impedendo di testare con tempistiche adeguate chi ne ha realmente bisogno perché sintomatico o contatto di soggetto a rischio; in secondo luogo, il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, vista la probabilità del 30-50% di falsi negativi”.

“E ancora, l’aumento della domanda favorisce la speculazione e l’espansione del mercato nero con aumento dei costi e offerta di pericolose soluzioni low cost – aggiunge – infine, indipendentemente dalla revisione della durata della quarantena, l’emersione di un numero così elevato di casi rischia di paralizzare il Paese con un lockdown di fatto, alimentando peraltro una narrativa distorta dominata dagli altisonanti dati dei contagi e non dal loro reale impatto su ricoveri, terapie intensive e decessi, oltre che su altri esiti di salute non dipendenti da covid-19”.

(LaPresse)

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