Covid, grido d’allarme dello sport: Malagò scrive a Vezzali. Via libera protocollo

Il mondo dello sport è tornato a fronteggiare, con rinnovata emergenza, la pandemia Covid

ROMA – Il mondo dello sport, tornato a fronteggiare con rinnovata emergenza la pandemia Covid, spinge sui ristori e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a meno di tre settimane dai Giochi di Pechino, raccoglie il grido di allarme lanciato da mesi dalle società ribadendo quanto sia necessario un supporto economico per provare a resistere allo ‘tsunami’.

L’obiettivo è stringere i tempi, scuotere il governo e dare una spinta per trovare le misure previste dal dl ristori. “Manderò una lettera alla Vezzali, facendo presente lo stato dell’arte dello sport sul grido di dolore e di allarme di società che si aspettano un supporto con i ristori e che si trovano sul baratro con il rischio di non farcela”, ha spiegato il numero uno dello sport italiano.

Malagò ha sottolineato che le società dopo aver visto un po’ di luce “oggi invece si ritrovano di fronte al baratro e al timore di non farcela. Tutti hanno bisogno di aiuto, più grande sei e più problemi hai, a cominciare dalle squadre di calcio”. L’invito è quello di dare “criteri e vincoli sul supporto e l’aiuto” perché “oggi c’è oggettivamente la possibilità per ottenere sgravi fiscali che è già qualcosa, ma a pié di lista c’è poi il tema caro bollette, molte società o non riaprono o rischiano di chiudere”.

Il sottosegretario con delega allo sport ha fatto sapere che il governo sta lavorando a delle misure che possano essere di immediato aiuto per il mondo dello sport, dal rifinanziamento del Fondo Covid al credito d’imposta.

Serve dunque una accelerata per provare a non farsi travolgere da una crisi cui lo sport – per tenersi comunque a galla – sta cercando di combattere con una serie di interventi, a partire dal protocollo per la prosecuzione in sicurezza dei campionati sportivi alla luce della quarta ondata Covid.

Malagò ha elogiato il lavoro svolto dal presidente della Fmsi, Maurizio Casasco (“Un grazie per il lavoro straordinario fatto nel weekend scorso, i protocolli che sono stati approntati sono stati fantastici e nessuno si è lamentato”), il quale ha dovuto battersi in prima persona per il via libera della commissione tecnica presso il ministero della Salute “grazie ad un grande lavoro di squadra”.

Nell’ultimo Consiglio prima dei Giochi di Pechino (il prossimo sarà il 9 marzo allo stadio di San Siro, teatro della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2026), è stata ufficializzata la nomina dell’avvocato dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli quale nuovo presidente del Collegio di Garanzia, dopo la designazione di Franco Frattini a capo del Consiglio di Stato. “È la prima volta per una donna e questo è un gran bel segnale”, ha dichiarato Giovanni Malagò che nel corso del Consiglio ha raccontato di una seria complicazione cardiaca avuta di recente.

Una ‘partita’ vinta. “Il 24 dicembre sono andato a fare un piccolo intervento programmato in day hospital all’occhio, avevo una aritmia atriale, una fibrillazione, siccome sono brachicardico non l’ho mai sentita. Sono stato a rischio di trombo e ictus, l’ho capito quando al termine mi hanno fatto elettrocardiogramma a raffica”, ha sottolineato il numero uno del Coni. “Ora non ce l’ho più ma il problema adesso è capire perché: al 75% è un sovraccarico di stress, al 24% può essere un problema di coronarie, all’1% poteva essere una miocardite da vaccino ma è stata esclusa dagli esami. Quindi ho fatto bene a fare la terza dose. Non potevo non raccontarvi questa storia perché siete la mia famiglia”, ha concluso Malagò.

di Luca Masotto

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome