Covid, Londra elimina la quarantena per i vaccinati da Usa e Ue. Record di contagi a Tokyo

Niente più quarantena all'arrivo in Inghilterra e Scozia per i cittadini completamente vaccinati in Unione europea e Stati Uniti. Il governo di Boris Johnson prova a puntare sul turismo scommettendo sui vaccini

AP Photo/Kirsty Wigglesworth

MILANO – Niente più quarantena all’arrivo in Inghilterra e Scozia per i cittadini completamente vaccinati in Unione europea e Stati Uniti. Il governo di Boris Johnson prova a puntare sul turismo scommettendo sui vaccini: per chi ha ricevuto entrambe le dosi di un vaccino approvato dalla Fda Usa o dall’Ema, a partire dal 2 agosto (dalle 4 di mattina ora britannica) sarà sufficiente fare un test prima dell’arrivo e uno dopo l’arrivo.

A eccezione però della Francia, che il Regno Unito ritiene ad alto rischio a causa della presenza della variante Beta del coronavirus, cioè quella individuata per la prima volta in Sudafrica: i visitatori provenienti dalla Francia continueranno a dovere affrontare la quarantena.

La notizia giunge nel giorno in cui la Germania, tramite il Robert Koch Institute, ha annunciato che è iniziata “la quarta ondata di Covid-19. Lo stop della quarantena per i vaccinati da Usa e Ue decisa dal governo centrale di Londra ha validità solo per l’Inghilterra, ma poco dopo anche la Scozia ha annunciato che farà lo stesso, mentre è ancora attesa la decisione di Galles e Irlanda del Nord. La misura britannica non è però al momento ‘reciproca’: alcuni Paesi europei, compresa per esempio l’Italia, richiedono ai visitatori dal Regno Unito di effettuare una quarantena; e gli Usa questa settimana hanno annunciato che manterranno in vigore il divieto di ingresso per la maggior parte dei viaggiatori internazionali e hanno sconsigliato i viaggi verso il Regno Unito.

Intanto oltreoceano in Australia Sydney ha annunciato che resterà in lockdown per un altro mese, almeno fino al 28 agosto. Ed è record di contagi nella città che ospita le Olimpiadi. A Tokyo i nuovi casi registrati mercoledì hanno superato quota 3mila per la prima volta, attestandosi a 3.177. “Anche se rallentiamo un po’” le vaccinazioni “va bene, piuttosto abbiamo bisogno di raggiungere i giovani, in modo che sentano che è necessario per loro vaccinarsi”, ha dichiarato il ministro giapponese delle Vaccinazioni, Taro Kono, in un’intervista ad Associated Press, visto che molti indicano nei giovani il principale veicolo dei contagi in salita. Kono si è anche detto fiducioso che la “bolla” stia mantenendo i visitatori olimpici lontano dai cittadini giapponesi e che i Giochi non contribuiranno a un aumento di contagi, né a una “variante di Tokyo” del virus.

(LaPresse/AP)

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