Covid, Solinas: “Costretti ai tamponi agli scali perché nessuno controlla”

L'ordinanza si fa attendere, ma i controlli agli arrivi in Sardegna stanno per essere ripristinati. Appena sarà firmata, chi arriverà "da paesi dove l'indice del virus è elevato, e chi non è stato ancora vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale" dovrà sottoporsi al tampone.

Foto Tocco Alessandro/LaPresse

CAGLIARI – L’ordinanza si fa attendere, ma i controlli agli arrivi in Sardegna stanno per essere ripristinati. Appena sarà firmata, chi arriverà “da paesi dove l’indice del virus è elevato, e chi non è stato ancora vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale” dovrà sottoporsi al tampone. Un atto indispensabile, spiega il presidente della regione Christian Solinas a margine di un evento politico, visto che “abbiamo atteso che la norma sul green pass, a livello nazionale e a livello comunitario, diventasse efficace. In base alle norme si sarebbe dovuto controllare all’atto dell’imbarco ogni passeggero. Chi non l’ha fatto ci costringe oggi ad adottare un’ordinanza che intensificherà i controlli a valle. Ma il segreto vero – ribadisce ancora una volta Solinas – è che, per vincere la battaglia, il governo deve impegnare le compagnie aeree e navali a verificare il possesso del green pass o del tampone negativo. Stiamo cercando di coordinarci per evitare che la nostra posizione sia vista in contrasto, vogliamo semplicemente risolvere il problema della sicurezza per il turismo in Sardegna e per i nostri cittadini”.

Cosa dovrebbe fare, quindi, il governo? “Faccia rispettare ciò che ha già disposto, cioè i controlli in generale prima degli imbarchi”, dice il governatore della Sardegna. “Per muoversi nell’Unione europea serve il green pass, noi dovendo controllare a valle faremo verifiche nei porti e negli aeroporti per chi arriva da paesi dove c’è un indice del virus elevato e per quelle categorie di persone che non hanno completato o nemmeno iniziato il ciclo vaccinale”.

LaPresse

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