Dalla spesa alla raccolta dell’umido: il pranzo di Natale sia senza sprechi

Dalla spesa alla raccolta dell'umido: il pranzo di Natale sia senza sprechi
Dalla spesa alla raccolta dell'umido: il pranzo di Natale sia senza sprechi

NAPOLI (Anastasia Leonardo) – Dalla spesa alla raccolta dell’umido: il Natale può essere sostenibile anche a tavola grazie al decalogo contro gli sprechi alimentari. La firma Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che fa capo al Ministero per la Transizione Ecologica e che è in prima linea con la Divisione ‘Biotecnologie e agroindustria’ nel realizzare alimenti meno deperibili, processi di produzione più sostenibili, packaging biodegradabili, soluzioni contro le frodi alimentari e nuovi materiali, integratori e nutraceutici da scarti alimentari. Ecco le strategie suggerite dall’Agenzia: pianificare il reale quantitativo di cibo necessario per un pasto medio, prestando attenzione a quanto cibo è ancora presente nel frigo; valutare durante la spesa le scadenze dei vari prodotti in modo da acquistare solo ciò che serve o ciò che può essere reimpiegato in seguito; attenzione alle informazioni su tecnologie o ingredienti nelle etichette degli alimenti che aiutano a limitare lo spreco alimentare, ponendo in avanti nel frigo gli alimenti che scadono prima; prediligere i prodotti di stagione e quelli che hanno indicato il destino del packaging a fine ciclo per ridurre la porzione indifferenziata dell’immondizia; provvedere al condimento di cibi freschi o crudi solo al momento di servirli, in modo da conservarli per pasti successivi se non vengono consumati al momento. E ancora: valutare al momento della raccolta degli avanzi la quantità di cibo che si può riutilizzare nei giorni successivi, invitando gli ospiti a portarne parte con sé o congelandoli prima che si deteriorino in confezioni di piccole dimensioni; utilizzare gli avanzi di cucina per creare nuove pietanze e utilizzare la frutta e la verdura troppo matura o ‘ammaccata’ per preparare frullati, zuppe o dolci; collaborare con le iniziative locali contro lo spreco alimentare, donando il surplus alimentare alle onlus attive nella propria città; preferire cibi biologici in quanto prodotti con meno energia, meno emissioni di CO2 in atmosfera e meno fertilizzanti e fitosanitari di sintesi; conferire gli avanzi di cibo e gli shopper biodegradabili nella raccolta dell’umido per trasformarli in compost. Per quanto riguarda l’energia e l’acqua l’Enea ricorda di: eseguire la manutenzione degli impianti; controllare la temperatura degli ambienti: bastano 19 gradi attenzione alle ore di accensione; installare pannelli riflettenti tra muro e radiatore e evitare tende o mobili davanti ai termosifoni; assicurare agli ambienti un giusto ricambio di aria senza lasciare le finestre aperte troppo a lungo; installare valvole termostatiche; fare un check-up della casa e scegliere soluzioni di ultima generazione; mantenere le luci accese solo nelle stanze che si utilizzano e spegnere gli elettrodomestici; preferire modelli più efficienti di elettrodomestici; acquistare rilevatori di presenza e prese intelligenti. Per risparmiare acqua infine si dovrà: mantenere efficiente l’impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte: si calcola che con un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno; chiudere il rubinetto per evitare che l’acqua scorra inutilmente; riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti;utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico; preferire rubinetti con sensori o con rompigetto aerato;installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno;scegliere la doccia invece che la vasca da bagno;chiudere l’impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo. 

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