Dazi, Malmstroem: “Non abbiamo ancora del tutto chiarezza con Usa”.

Milano, 22 mag. (LaPresse) – “Non abbiamo ancora del tutto chiarezza, la scadenza è il primo giugno e non penso che ci sarà un prolungamento delle esenzioni, ma dobbiamo prepararci a diversi scenari”.

Lo ha detto la commissaria europea al Commercio, Cecilia Malmstroem, a margine di una riunione del Consiglio a Bruxelles.

A chi gli chiede se l’Ue sa già cosa mettere sul tavolo, Malmstroem ha risposto: “Si lo sappiamo, ma dipende dai differenti scenari, naturalmente da quello che faranno gli Usa. Se saremo totalmente esentati dai dazi, che come abbiamo detto è la cosa giusta da fare, ci impegneremo in colloqui per facilitare le relazioni commerciali”.

In merito alla possibile revisione dei dazi sull’auto, la commissaria è stata possibilista: “Potrebbe interessare qualche dazio, inclusi quelli sui beni industriali e le auto, ma subordinati alla chiara condizione che saremo esentati” dalle tariffe.

L’Unione europea ha dichiarato di rifiutare tutti i colloqui commerciali con gli Stati Uniti, a meno che Washington non conceda un’esenzione permanente dalle dolorose tariffe. “Siamo alleati ma non siamo vassalli, oggi è un momento della verità per l’Ue”, ha detto il ministro del Commercio francese, Jean-Baptiste Lemoyne, al suo arrivo per i colloqui.

I ministri con delega al Commercio dell’Ue discutono un piano presentato dai leader europei in un vertice della scorsa settimana per un accordo commerciale limitato Ue-Usa, che potrebbe aprire il mercato europeo al gas naturale degli Stati Uniti se l’esenzione fosse concessa.

La proposta europea è accompagnata dalla minaccia di una rappresaglia contro gli Stati Uniti, ovvero dall’ipotesi di tariffe europee sulle importazioni americane, che includerebbero oggetti iconici come le motociclette Harley-Davidson e il whisky bourbon. Queste contromisure diventerebbero ufficialmente esecutive il 20 giugno, ma gli europei si sono impegnati a non usarle finché sarà possibile evitare l’escalation con gli Stati Uniti.

A marzo Trump ha annunciato i dazi del 25% sull’acciaio importato e del 10% sull’alluminio, ma ha accettato due volte di sospendere il loro effetto mentre erano ancora in corso i colloqui con gli alleati chiave. Un eventuale accordo “limitato” si concentrerebbe in particolare sulle auto, un settore strategico su cui Trump ha puntato l’attenzione in diversi tweet che miravano specificamente alla Germania.

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