Ddl Zan, Cei: “No alle ingerenze ma ci auguriamo che il testo sia riformulato”

L'intervento del presidente Gualtiero Bassetti

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto il cardinale Gualtiero Bassetti

ROMA – “Nessuno e neppure la Santa Sede ha mai messo in discussione la laicità dello Stato. Il termine ‘ingerenza’ è errato, così come lo è indebita” esordisce il presidente della Cei. “Lo ha spiegato il cardinale Parolin: il rilievo della Santa Sede si pone sulle possibili interpretazioni del testo, con conseguenze paradossali. In assenza di precisazioni, nel normale svolgimento delle funzioni evangelizzatrici proprie della Chiesa che è in Italia, parte della Chiesa universale, si corre il rischio di rendere punibili arbitrariamente affermazioni di antropologia fondata, tra l’altro, su una fede condivisa da milioni di credenti. È prassi diplomatica scambiarsi note verbali. La Santa Sede ha fatto notare, con toni pacati, alcuni punti. La vera domanda è un’altra: come mai un documento riservato è stato inviato ai giornali per la pubblicazione?”. Lo dice, intervistato da La Repubblica, il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti.

(LaPresse)

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