De Magistris a Salvini: “Poliziotto? Indaghi su se stesso e i 49 milioni”

Il sindaco di Napoli attacca il leader della Lega

Luigi De Magistris (Fabio Sasso/LaPresse photo)

ROMA – “E siccome vengono prima gli italiani magari, con quei soldi, possiamo rafforzare i mezzi in dotazione a ogni poliziotto”, aggiunge. “Verifichi bene le persone che stanno salendo sul suo carro politico, mi riferisco alle terre che ben conosco, quelle del sud, e scoprirà fatti non certo in linea con la storia della lotta al crimine. Ma Lei questo già lo sa, non credo abbia bisogno di inventarsi poliziotto. La mia opinione Ministro è che Lei, andando in giro con le giubbe della Polizia, produca un danno di immagine ad una istituzione che non è e non deve mai apparire di parte, che non appartiene ad una parte del governo, ne’ al governo intero, di qualunque colore politico esso sia – sottolinea De Magistris – È una Istituzione del Paese a garanzia delle libertà di tutti coloro che si trovano in Italia.

Onorevole Salvini, Lei legittimamente svolge pro tempore le funzioni di Ministro dell’Interno ma ovviamente non tutti si sentono rappresentati da Lei. Io, ad esempio, non mi sento garantito da Lei, anzi avverto che la sua politica mette in pericolo la stessa sicurezza del nostro Paese. Il fatto che Lei utilizzi, a mio parere indebitamente, nei luoghi più disparati, tra un incontro istituzionale ed una pizza, il vestiario e i segni distintivi della Polizia di Stato mi preoccupa. Lei, sig. Ministro, pratica un pensiero politico che considero improntato alla discriminazione razziale ed alla xenofobia, tanto per fare un esempio. Ritengo che Lei, ad esempio, non restituendo il maltolto quale rappresentante del suo partito non stia dando l’esempio ad un Paese in cui è diffusa una grave povertà. Queste sono ovviamente mie opinioni. Così come le sue opinioni sono totalmente diverse dalle mie.

Il sindaco di Napoli attacca il leader della Lega

Non faccia più apparire, con immagini inguardabili, Lei come se fosse, in qualche modo, il rappresentante della Polizia di Stato. Immagino che non terrà in alcun conto le mie considerazioni – conclude – Nemmeno mi illudo che i suoi alleati di governo – che passeranno alla storia per averla catapultata da braccio destro di Berlusconi, a vice-premier del governo ‘del cambiamento’, consentendole di raddoppiare i consensi e facendolo percepire come il vero dominus politico del governo – possano farla dissuadere da tali condotte.

Chi lo sa se altri che hanno a cuore le istituzioni democratiche del nostro Paese non la portino a ragionare. Sig. Ministro faccia tutta la propaganda che vuole, ma eviti di strumentalizzare le istituzioni democratiche del nostro Paese. Si occupi, piuttosto, di mettere nelle condizioni le forze di polizia di avere più risorse, più mezzi e più personale. Lei non è un poliziotto, è un Ministro che, finora, ha fatto solo crescere nel nostro Paese insicurezza, rancore, razzismo, odio e violenza”.


(LaPresse)

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