Decreto fiscale, Italia Viva preme per rimettere lo scudo penale sull’ex Ilva

Il decreto fiscale entra negli emendamenti presentati da Renzi e da Italia Viva sulla situazione dell'ex Ilva. Il futuro dell'acciaieria è stato discusso anche dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

MILANO – Italia Viva presenta emendamenti al decreto fiscale sul caso ex Ilva. Il futuro dell’acciaieria è tra le priorità anche dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. In commissione Finanze della Camera, infatti, il partito di Renzi ha presentato un doppio emendamento nell’ambito della conversione del decreto: ripristinare lo scudo penale per ArcelorMittal. Lo scopo è senza dubbio quello di costringere la società a evitare il recesso e a tornare sui suoi passi. La mossa di Italia Viva però non è piaciuta ai legali dei commissari straordinari che si opporranno con un ricorso d’urgenza cautelare.

Le modifiche

Gli emendamenti sul caso Ilva di Italia Viva sono due: uno valido per lo stabilimento di Taranto e uno un po’ più generale per le imprese impegnate nell’ambito del processo produttivo in un’opera di bonifica ambientale. Le modifiche avranno misure correttive riguardanti anche l’articolo 4 (che impone una non necessaria burocrazia alle imprese), il 39(reati tributari), accelerazione dei fabbisogni standard per i comuni, sostegno a settore agricolo e blocco delle aliquote locali. Le proposte dei renziani sono in tutto 58 e sono quasi tutte incentrate sui reati tributari.

Anche il Partito democratico ha presentato nuovi emendamenti per un totale di 200 anche se si è impegnato a scremarli in circa 140, ma nessuno di loro riguarda l’eventuale ripristino dello scudo penale per ArceloMittal nella realizzazione del piano per l’ex Ilva.


LaPresse


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