Digitale, da domani switch off: la tv si prepara a una nuova Era. Iniziano i canali tematici Rai e Mediaset

Può stare tranquillo chi non ha ancora cambiato tv, dotandosi di un nuovo modello in grado di supportare lo switch off in programma domani, con una nuova modalità di trasmissione da mpeg2 a mpeg4.

MILANO – Può stare tranquillo chi non ha ancora cambiato tv, dotandosi di un nuovo modello in grado di supportare lo switch off in programma domani, con una nuova modalità di trasmissione da mpeg2 a mpeg4. A partire, con il nuovo digitale, saranno per il momento soltanto alcuni canali Rai e Mediaset. Entrambe le emittenti televisive, infatti, hanno optato per dare il via alla ‘rivoluzione tv’ ai canali tematici e specialistici. Così da domani, non saranno più normalmente visibili per la Rai, Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai YoYo, Rai Sport+ HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola, mentre Mediaset manderà in Mpeg-4 TgCom 24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio Tv. Tutti gli altri canali saranno ancora visibili in mpeg-2.

Sarà, ad ogni modo, un test per il omento in cui toccherà spegnere le vecchie tv e accendere nuovi modelli smart. Sembra lontano anni luce il momento in cui si disse addio al tubo catodico per le tv di quella che all’epoca era una ‘ultima generazione’, con decoder incorporati. Era il 2009, anno in cui si passò dall’analogico al digitale attraverso un decoder o sostituendo la vecchia tv. Domani, si passerà dallo standard di codifica Mpeg-2 (quello cioè degli apparecchi acquistati prima del 2010) a Mpeg-4. La deadline per tutti è, in ogni caso, fissata per il primo gennaio 2023, quando si passerà a un nuovo ulteriore standard di trasmissione, il Dvb-T2. Eppure, nell’epoca del digitale e delle smart tv, ci sono 13,2 milioni di italiani che hanno problemi di connessione. Un dato fotografato dal Censis nel rapporto ‘La digital life degli italiani’, in collaborazione con Lenovo. Si contano ancora 4,3 milioni di utenti di dispositivi senza connessione, mentre proprio sul fronte dei device, 12,4 milioni di italiani devono condividerli con i propri familiari e 4,4 milioni li ritengono inadeguati a soddisfare i propri bisogni.

Per essere certi che la televisione sia pronta alla nuova ‘Era’, basta un test: digitare sul proprio telecomando 501 per Raiuno Hd; 505 per Canale 5 Hd; 507 per LA7 Hd. Se almeno di questi canali è visibile, allora la tv è pronta. Se, al contrario, così non fosse, ci sono due diverse possibilità: il bonus tv e il bonus rottamazione. Il primo, previsto dal ministero dello Sviluppo economico, prevede un contributo fino a 30 euro per l’acquisto di un decoder terrestre o satellitare o una nuova televisione. Hanno diritto al bonus tv le persone, come è scritto nelle Faq del Mise, con un reddito familiare Isee fino e non oltre a 20mila euro. Il secondo, invece, è un’agevolazione di cui si può beneficiare rottamando un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018, data di entrata in vigore dello standard di codifica Hevc main 10. A differenza del bonus tv, è rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia senza limiti di Isee, ed è necessario anche rottamare correttamente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 ed essere in regola con il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione. Il bonus consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino ad un importo massimo di 100 euro.

LaPresse

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