Donne, Mattarella: “L’occupazione è insufficiente, rimuovere antichi pregiudizi”

Il discorso del presidente della Repubblica in occasione della giornata internazionale della donna

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA “Nessun compromesso è accettabile. Nessuna tolleranza può essere mascherata da realismo o da opportunismo. La tratta va sradicata. Colpendo chi controlla il traffico delle schiave costrette a prostituirsi”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della celebrazione dell’8 marzo al Quirinale. “Stroncare il traffico è compito delle forze di polizia, dei magistrati, delle istituzioni nazionali e degli organismi internazionali – aggiunge – ma tutta la società civile e chiamata a fare la propria parte, agendo con responsabilità e coerenza morale. Nessuno può restare indifferente”.

Donne, il fronte lavorativo è ancora insoddisfacente

“Sul mercato del lavoro le condizioni delle donne italiane sono ancora critiche e il tasso di occupazione femminile insoddisfacente, soprattutto se paragonato agli altri Paese europei. Tanti positivi progressi sono stati compiuti, ma la scarsa condivisione del lavoro di cura in famiglia è il permanere di alcune rigidità nei ruoli domestici, restano tra le cause delle difficoltà di accesso delle donne al mercato del lavoro – aggiunge – Sono dunque necessarie politiche pubbliche volte ad ampliare la base occupazionale, ma avvertiamo anche il bisogno che la crescita culturale continui; e che si rimuovono antichi pregiudizi”.

Femminicidi all’ordine del giorno, occorre un processo di rieducazione

“Ancora ieri nel nostro Paese, sono state assassinate due donne vittime di una violenza prodotta da distorte e criminali mentalità di possesso e dominio. Non possiamo – ribadisce – continuare ad assistere alla violenza nelle case e nella strade”. Secondo il capo dello Stato “è necessario educare, prevenire, organizzarsi e offrire aiuto, mettere in campo reti e strumenti di contrasto che consentano alle donne, soprattutto le più vulnerabili, di non sentirsi più sole davanti alle minacce”.

Mattarella difende la legge Merlin

La legge Merlin “che sessantuno anno fa” dichiarò “fuorilegge lo sfruttamento della prostituzione” fu “una tappa importante nel camino di liberazione della donna”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della celebrazione dell’8 marzo al Quirinale. “Bisogna andare coerentemente avanti: contro tutte le forme di sfruttamento e violenza nei confronti delle donne, in qualsiasi campo e settore della vita familiare e sociale” aggiunge. “Oggi la senatrice Lina Merlin – conclude – sarebbe in prima linea contro la tratta di questo ostro tempo”.

(LaPresse)

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