Droga, arrestate tre persone vicine al latitante Matteo Messina Denaro

LaPresse04-07-11


TRAPANI – I carabinieri del Ris e del comando provinciale di Trapani, con la collaborazione dei militari del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, hanno arrestato tre persone collegate al boss latitante Matteo Messina Denaro. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Dda di Palermo, riguarda soggetti “facenti parte di una più ampia associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che ha operato sotto l’egida di cosa nostra siciliana e all’ombra del latitante Matteo Messina Denaro”. 

Gli arresti per droga

Perquisizioni e intercettazioni hanno consentito gli arresti dell’avvocato Antonio Messina di 73 anni, Giacomo Tamburello, di 59 anni, e Nicolò Mistretta, di 64. Questi ultimi due sono finiti in carcere. Secondo l’accusa i tre avrebbero importato grosse quantità di droga tra il Marocco, la Spagna e l’Italia. In particolare, nella prima fase delle indagini, è stata intercettata una partita di droga proveniente dalla penisola iberica e destinata al mercato milanese di 240 chilogrammi di hashish, che avrebbero portato nelle casse dell’organizzazione circa 350mila euro. Le indagini sono durate anni, considerando i sequestri in Calabria, Sicilia e Toscana nel 2015. 

I risultati delle indagini

Secondo quanto raccolto dagli investigatori è emerso che gli esponenti dell’organizzazione criminale sottoposta al monitoraggio delle forze dell’ordine avevano avuto dialoghi (poi intercettati) con espliciti riferimenti al latitante Messina Denaro. Sempre secondo le indagini i tre “hanno agito anche in favore della consorteria mafiosa campobellese prevedendo tra l’altro tra le sue finalità la distribuzione di parte dei proventi delittuosi per il soddisfacimento dei bisogni economici della nominata famiglia mafiosa, segnatamente per il sostentamento dei sodali detenuti”. Quel che è certo è che si tratta di una struttura criminale piuttosto complessa, con ruoli ben definiti e che è stata capace di penetrare nel tessuto sociale in diverse Regioni. E questo potrebbe portare nei prossimi giorni ad ulteriori importanti provvedimenti.

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