Droga e violenta un minorenne: 53enne in carcere a Barletta

I carabinieri di Barletta hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Emessa dal gip del tribunale di Trani. Nei confronti di un 53enne, originario del Venezuela

BARLETTA (LaPresse) – Droga e violenta un minorenne: 53enne in carcere a Barletta. I carabinieri di Barletta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Emessa dal gip del tribunale di Trani. Nei confronti di un 53enne, originario del Venezuela, senza fissa dimora. Che vive a Barletta. Ritenuto responsabile di violenza sessuale. Ma anche spaccio di sostanze stupefacenti a danno di un minorenne.

Droga e violenta minorenne, le indagini dell’Arma in collaborazione con la radiomobile

Il provvedimento cautelare in questione è stato emesso dopo le indagini avviate dai militari dell’Arma. In collaborazione con l’aliquota radiomobile. Secondo gli accertamenti degli inquirenti, il 53enne, nei giorni precedenti, aveva abusato sessualmente di un minorenne di origine rumena, residente in città. Inducendolo ad assumere sostanze stupefacenti per inibirne le sue capacità di reazione. Le dichiarazioni del minorenne su quanto accaduto, riferite ai genitori, hanno fatto scattare l’attività investigativa dei militari. I quali, nel corso di una perquisizione, hanno scoperto a casa dell’uomo cocaina e hashish. Oltre che giochi erotici e due telefoni cellulari contenenti filmati e foto pedopornografici.

Il 53enne è del Venezuela ma vive a Barletta

Le indagini svolte dai carabinieri, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Trani. “Hanno consentito così – fanno sapere i militari dell’Arma – l’acquisizione di concreti elementi probatori. Che, data l’urgenza di interrompere l’azione delittuosa ed il possibile pericolo di fuga da parte del 53enne, hanno indotto la Procura all’urgente emissione di un fermo di indiziato di delitto. Immediatamente eseguito dai carabinieri”. L’uomo è finito in carcere. Il provvedimento di fermo, al vaglio del gip del tribunale di Trani ha poi trovato ampia concordanza sugli elementi probatori acquisiti. Ed è stato così tramutato in ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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