Duplice omicidio, un 27enne confessa e fa trovare l’arma

Duplice omicidio, un 27enne confessa e fa trovare l'arma
Duplice omicidio, un 27enne confessa e fa trovare l'arma

NAPOLI – Le indicazioni fornite ai magistrati da Antonio Pipolo hanno permesso di trovare la pistola, che sarebbe stata usata per uccidere Carlo Esposito e Antimo Imperatore in via Eugenio Montale mercoledì mattina. Ieri mattina il fermo è stato convalidato: è gravemente indiziato di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e di duplice omicidio. Intanto alcuni familiari del 27enne hanno già lasciato il quartiere. La tensione qui è alle stelle. Mercoledì sera gli agenti della squadra mobile e i carabinieri del Nucleo Investigativo avevano eseguito il decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di Pipolo. Dagli uffici della questura precisano che il 27enne risulta vicino al clan De Micco-De Martino, in guerra con il gruppo De Luca Bossa-Minichini.  Si è presentato alla Procura della Repubblica per rendere dichiarazioni in merito alla sua responsabilità in ordine al duplice omicidio di Carlo Esposito e Antimo Imperatore, maturato nell’ambito di conflittualità interne. 

In pratica – secondo la ricostruzione della Procura – il 27enne era entrato in rotta di collisione con il clan ed era stato punito. La sua sarebbe stata una reazione alla decisione della cosca. Dunque ora temeva di essere ucciso. 

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