Elezioni a Marcianise, ipocrisia targata Pd

Tutti i big allineati e sorridenti all’inaugurazione della nuova sede, ma sono pronti a farsi la guerra

MARCIANISE – Il Pd ha una nuova casa. E’ stata inaugurata e ‘benedetta’ dai big casertani la sede di via De Felice. Sala affollata: non pochi i militanti e i simpatizzanti dem che hanno partecipato all’evento. E lo hanno fatto, probabilmente, con la speranza di poter contribuire, in vista delle imminenti Comunali, alla costruzione di un centrosinistra unito. Ma la loro rischia di essere una speranza vana. Per quale ragione? Perché, formalismi a parte, non è unito il Pd, figuriamoci se si riuscirà in pochi mesi a compattare (salvo miracoli) l’intero arco progressista.
Chi si ferma all’apparenza, dall’inaugurazione della sezione dem, tenutasi giovedì sera, ne sarà uscito fiducioso, incoraggiato. Era da un po’ che non si vedevano nella stessa sala Stefano Graziano, parlamentare, la mastelliana Maria Luigia Iodice, Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale, e Fulvio Bonavitacola, vice governatore della Campania. Avrà pensato: finalmente tutti dalla stessa parte. Questa volta andremo uniti. Purtroppo non è così. I big era lì perché non avrebbero potuto fare altrimenti: il congresso nazionale è alle porte e nessuno vuole essere il primo che ‘rompe’ in una realtà importante come lo è Marcianise. Si inaugurava la sede del partito, di cui tutti fanno parte, e dovevano esserci. Chi non si ferma all’apparenza, chi conosce le ‘storie tese’ di casa dem, ha lasciato l’evento, invece, con la consapevolezza di aver assistito all’ennesimo festival dell’ipocrisia. I rapporti tra Graziano e Oliviero continuano a non essere buoni (e se diciamo pessimi non esageriamo), la Iodice, che in consiglio regionale sostiene Vincenzo De Luca, governatore dem, è al lavoro per sottoscrivere un possibile accordo con Gianpiero Zinzi, parlamentare della Lega.  Bonavitacola era lì, in veste di garante, a cercare di fare da collante tra le varie anime (ruolo complicatissimo). E c’era pure (e soprattutto) Dario Abbate: fedelissimo al partito, nessuno lo nega, ma viene da due sconfitte consecutive alle Amministrative. Insuccessi pesanti, che però, a quanto pare, non lo frenano dal desiderare una terza opportunità. E questa sua ambizione è tra le future e possibili cause che impediranno al centrosinistra di procedere unito. In sala c’era anche Alessandro Tartaglione segretario provinciale di Articolo Uno e già candidato a sindaco a Marcianise alle ultime Comunali.
Tanti militanti Pd, tanti cittadini che si sentono di centrosinistra sperano in un cambio di passo, confidano nel poter puntare su volti nuovi. E per ora (ed è già tardi) nulla di tutto questo è ancora avvenuto.

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