Elezioni a Napoli. Risiko Municipalità: è tutti contro tutti

Fallito l’assalto grillino a Ponticelli: ha inciso il peso della scissione

NAPOLI – Con l’approssimarsi della scadenza per la presentazione delle liste vengono al pettine tutti – o quasi – i nodi della questione Municipalità. Nelle coalizioni a sostegno dei due “ex” – il magistrato in aspettativa Catello Maresca e il rettore Gaetano Manfredi -, i parlamentini si sono rivelati un tema più divisivo di quanto non si sia voluto ammettere. Al netto degli schemi disegnati per la suddivisione delle presidenze, importanti defezioni in entrambi gli schieramenti (da un lato la fuga degli Azzurri di Lanzotti, dall’altro la scissione grillina) hanno sparigliato le carte al tavolo da gioco. Oggi il toto-nomi ha geometrie variabili. Nella prima Municipalità (Chiaia – Posillipo), storica roccaforte del centrodestra, è Stanislao Lanzotti coi suoi “Azzurri per Napoli” a puntare più fiches di tutti. Proprio a Cronache l’ex-forzista aveva lasciato intendere che il già rettore della Federico II gli avesse chiesto un impegno in questo senso.

Tra Montecalvario, zona Mercato e Pendino – II Municipalità -, i Verdi di Borrelli provano a spingere i nomi di Luigi Carbone o, alternativamente, quello di Fiorella Zabatta. In zona San Carlo all’Arena, invece, il perno della partita è il presidente uscente Ivo Poggiani, ex demA confluito nello schieramento di Manfredi e oggi in odore di ricandidatura. Sul suo e altri nomi pesa tuttavia il veto di Manfredi sugli uscenti. Nello stesso schieramento, ma stavolta al Vomero, si fa largo l’ipotesi Sandro Fucito: il presidente uscente del Consiglio comunale avrebbe manifestato la sua disponibilità a ricoprire il ruolo. Tra Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio il Movimento 5 Stelle puntava a piantare la sua bandierina e vincere in un fortino del Pd, ma molti dei consiglieri municipali non hanno imboccato il nuovo corso inaugurato da Giuseppe Conte ed hanno invece seguito la capogruppo Formisani, che oggi sostiene Matteo Brambilla. Il seme della discordia nel centrodestra è fiorito, in particolare, tra la VII e la IX Municipalità. A Secondigliano e San Pietro a Patierno, nella tenzone che oppone Pistone e Moschetti si è recentemente inserito Enzo Rivellini con la sua civica “Napoli capitale”. Partita altrettanto complessa tra Soccavo e Pianura, dove Fratelli d’Italia vorrebbe imporre il suo presidente ma deve misurarsi con le aspettative delle civiche di Agostino Romano (“Orgoglio napoletano”) e Giuliano Annigliato (“Essere Napoli”).

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