Elezioni: Conte, presto decisione su due mandati. Verso no a deroghe, ma ‘valorizziamo esperienze’

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giuseppe Conte

ROMA – La decisione arriverà “nelle prossime ore”, comunque “entro questa settimana”. Giuseppe Conte si appresta a sciogliere il nodo sul limite dei due mandati, regola aurea del Movimento 5 Stelle che impedisce la ricandidatura a chi ha già ricoperto due esperienze elettive. “In ogni caso la valorizzazione delle competenze acquisite e delle esperienze maturate è nel dna del nuovo corso”, assicura il leader M5S.

Ma fonti parlamentari all’interno del Movimento continuano a suggerire a LaPresse che questa valorizzazione “non significa possibilità di ricandidarsi per chi ha già due mandati, ma un coinvolgimento degli ex eletti in qualche altro modo”. Quindi, “non ci saranno deroghe”, è la vulgata più diffusa tra i cinque stelle. Anche Conte, dunque, andrebbe verso il no al terzo mandato, per il quale è certamente schierato il garante Beppe Grillo che ha sempre sostenuto il mantenimento della regola fino a definirla “nostra luce nella tenebra”.

La sua conferma impedirebbe la candidatura di molti big M5S: tra questi il presidente della Camera Roberto Fico, Paola Taverna, Alfonso Bonafede e Virginia Raggi. Per loro – secondo le stesse fonti – si aprirebbe la strada di un ruolo nella nascente Scuola di formazione del Movimento o di un incarico al vertice del partito. Certo è che l’avvocato del popolo vuole chiudere la partita dei mandati per gettarsi nella campagna elettorale e tornare a parlare di programmi e proposte.

Considera ormai archiviata l’ipotesi di un’alleanza col Pd in questa tornata elettorale e, precisano fonti ufficiali M5S, “in prospettiva futura ci potranno essere le premesse per un dialogo solo se il Pd abbandonerà l’agenda Draghi e sposerà un’agenda autenticamente sociale ed ecologica”. Verso il 25 settembre, intanto, Conte corre da solo. “Ma quale voto inutile… Vogliono creare questa tenaglia intorno a noi, ed è ciò che gli altri temono di più. Il voto a questo punto è a tre, la sfida non è più a due. Perciò non fatevi ingannare, non vi fate prendere per i fondelli con questa storia del voto utile. È una mistificazione.

Un inganno”, dice intervenendo sulla piattaforma social Twitch, spiegando che “oggi non pare possibile realizzare alcun tipo di programma con personalità litigiose che non riescono a mettersi d’accordo su nulla. Da Calenda a Brunetta, da Renzi a Di Maio. Più che la larghezza del campo è importante la forza e la coerenza del programma. E la sua praticabilità. Non chiederò mai un voto ai cittadini per gestire il potere”.

La formula del leader dei cinque stelle non è il campo largo ma il “campo giusto”, aperto a “tutte le energie sane del Paese, con il civismo e l’associazionismo”. E se, causa limite dei due mandati, molti big non ci saranno più, altri potrebbero arrivare o tornare. Come il giornalista Michele Santoro: “Parleremo sicuramente anche con lui, ma voglio evitare operazioni a tavolino. Siamo aperti a chi vuole condividere il nostro progetto” e i “nostri principi”, annuncia Conte, che lancia anche un messaggio ad Alessandro Di Battista. “Con lui il discorso è un po’ diverso. Ha dato un forte contributo alla storia del Movimento, poi si è allontanato. Se ritorna troverà un nuovo corso” e “dovrà accettare le nuove regole”.(LaPresse)

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