Euro 2020, la Germania travolge il Portogallo 4-2: CR7 non basta, super Gosens

Foto AP / Matthias Schrader, Pool in foto il tedesco Robin Gosens segna un gol

TORINO – La Germania è viva e determinata a essere ancora protagonista a questo Europeo. Dopo la sconfitta dell’esordio contro la Francia la nazionale di Low, costretta a fare risultato per non rischiare la seconda eliminazione di fila nella fase a gironi dopo il Mondiale in Russia, mostra i muscoli domando il Portogallo, travolto 4-2 in rimonta sotto i colpi di uno straordinario Gosens, autore del gol che ha chiuso i conti e determinante in tutte le reti messe a segno dalla Mannschaft.

I tedeschi agganciano così i lusitani a tre punti e vedono crescere le loro chances di qualificazione agli ottavi, visto l’impegno nell’ultima giornata contro l’Ungheria (comunque da non sottovalutare, per informazione chiedere a Mbappè e compagni) e il contemporaneo scontro diretto tra Portogallo e Francia, che ha complicato la propria posizione dopo l’1-1 nel catino della Puskas Arena di Budapest.

Il Portogallo soffre fin da subito la grande aggressività dei padroni di casa, spinti anche dal pubblico di Monaco di Baviera, ma dopo un quarto d’ora – grazie alla qualità del reparto offensivo – sembra vedere la luce. Con tre mosse infatti la Germania è sotto scacco: Bernando Silva con un lancio illuminante apre il campo per Diogo Jota, che tocca in mezzo per CR7 che da due passi non sbaglia e ritocca i suoi record.

Il contropiede letale dei campioni d’Europa in carica frena in parte i tedeschi (che in dieci minuti si sono visti annullare un gol in acrobazia di Gosens e un tiro di Havertz neutralizzato da Rui Patricio) ma solo per qualche minuto. Il Portogallo infatti paga dazio dietro e si consegna all’avversario con le sue stesse mani. Al 35′ Ruben Dias devia nella propria porta il cross dello straripante Gosens (dimenticato inspiegabilmente per tutta la partita da Semedo) nel tentativo di anticipare Havertz, poco dopo stessa cosa accade, sulla fascia opposta, a Guerreiro, che infila il proprio portiere sul traversone di Kimmich, sempre incisivo, con Gnabry già appostato nell’area piccola.

L’uno-due della Germania riannoda il filo iniziale della partita, con il Portogallo in estrema difficoltà che non trova le contromisure per arginare gli esterni a tutto campo di Low. Rui Patricio tiene a galla i suoi sui tentativi di Gnabry e ancora Gosens, ma la goleada è soltanto rinviata a dopo l’intervallo. Al 6′ una bella azione corale dei tedeschi consente a Gosens di regalare ad Havertz l’assist per il tris, al quarto d’ora è lo stesso atalantino a finalizzare di testa la pennellata di Kimmich dalla destra.

Se c’è una pecca nella prova della Mannschaft va trovata nella difesa. Poco sicura, poco ermetica. E infatti al 22′ i lusitani tornano in partita con il tocco da due passi di Diogo Jota, che scarta il regalo di Ronaldo sugli sviluppi di un calcio di punizione. I cambi poi danno linfa alla nazionale di Santos mentre tolgono qualcosa, a livello qualitativo e quantitativo, alla Germania. Che soffre negli ultimi venti minuti (bolide di Renato Sanches sul palo) ma porta comunque a casa una vittoria di prestigio che può cambiare la storia del girone e dell’Europeo.(LaPresse)

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