Europee, Candiani (Lega): “Le intimidazioni a Palermo non ci spaventano”

"La Lega opera ed agisce sui territori con le sue donne e i suoi uomini migliori; intimidazioni di questo tipo non ci spaventano. Casomai ha tradito la Sicilia chi non si è preso cura delle strade, degli ospedali e del territorio".

Foto Francesco Bozzo- LaPresse

ROMA – “La Lega opera ed reagisce sui territori con le sue donne e i suoi uomini migliori; intimidazioni di questo tipo non ci spaventano. Casomai ha tradito la Sicilia chi non si è preso cura delle strade, degli ospedali e del territorio. Non certo chi con caparbietà, come i candidati della Lega, si spende giornalmente per la propria terra. Il fatto che tramite la Lega possano essere eletti siciliani veri, determinati a cambiare la politica malandata che malgoverna la Sicilia, intimorisce perché farà vedere a chiare lettere la differenza tra chi ama veramente e chi una volta eletto tradisce la propria terra per opportunismo”. Così il senatore Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia e sottosegretario al ministero dell’Interno, a proposito della scritta intimidatoria “Traditore della Sicilia” comparsa a Palermo su un manifesto elettorale di Igor Gelarda, candidato della Lega alle Europee del 26 maggio nel collegio Sicilia e Sardegna, già responsabile regionale enti locali del partito e capogruppo in Consiglio comunale.

Il messaggio

“Questo clima di odio non ferma la Lega. È invece il segnale che siamo sulla giusta strada e che realmente una parte della Sicilia è pronta a girare pagina” dichiarano i candidati sindaco della Lega di Mazara, Giorgio Randazzo; Oscar Aiello di Caltanissetta; Giuseppe Romanotto a Monreale; Giuseppe Spata a Gela. “Non farò un passo indietro di fronte a questo rancore – afferma Igor Gelarda – perché so che la gente perbene sta dalla nostra parte”.

LaPresse

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