Europee, Le Pen tende la mano a Orban e al partito polacco Pis

Le dichiarazioni della politica francese durante un incontro di campagna elettorale a Bruxelles

AFP PHOTO / Philippe Huguen Nella foto Marine Le Pen

BRUXELLES – La leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, tende la mano al premier ungherese Viktor Orban e al partito conservatore polacco Diritto e giustizia (PiS).

La campagna elettorale di Le Pen in vista delle Europee

Durante un incontro di campagna elettorale a Bruxelles, la politica francese ha affermato: “Tutti coloro che oggi dicono ‘in effetti avevano ragione e quindi ci uniremo loro’, sono i benvenuti, tendiamo loro la mano”.

Con ‘loro’, Le Pen intende i partiti affiliati al Parlamento europeo nell’ambito del gruppo Europa delle nazioni e della libertà, di cui fa parte il suo Rassemblement National. “Sta a Orban capire se si trova più coerente politicamente con i membri del Ppe che hanno votato contro di lui e la ricollocazione dei migranti nei Paesi”, o “con i movimenti come i nostri”, ha proseguito la politica francese.

L’apertura a Orban e al partito polacco

Il partito di Orban, Fidesz, sempre membro del Ppe, è sospeso da marzo per le sue posizioni eurofobiche. Il 2 maggio a Budapest, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, Orban ha stretto un’alleanza nel nome di una “collaborazione” dopo le europee per una linea anti-immigrazione. Ha anche detto a Le Point di “non aver relazione alcuna” con Marine Le Pen, aggiungendo che “non si alleerà in nessun caso” con lei. Sull’apertura al PiS polacco, Le Pen ha proseguito: “La mano è sempre tesa verso di loro per costituire il gruppo molto molto grande che desideriamo nell’Europarlamento”.

Le relazioni con la Russia

Sulla vicinanza alla Russia, che fa storcere il naso al partito polacco, membro del Gruppo dei conservatori e riformisti europei, per la francese “se la Polonia non vuole relazioni rafforzate con la Russia, nessuno la obbliga”. Ha aggiunto: “Queste divergenze, che possono esistere e sono legate alla storia, non devono impedirci la possibilità di costituire un gruppo molto molto grande al Parlamento europeo”.

(LaPresse/AFP)

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