Eutanasia, Dacia Maraini: “La vita appartiene a ognuno di noi, il suicidio è un diritto”

Le parole della scrittrice

Dacia Maraini (Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse)

MILANO – “Che disastro, questa volta ci avevo davvero creduto. I politici, le istituzioni mi sembrano ancora una volta così lontani da quello che sente e che vive la gente”. Commenta così la scrittrice Dacia Maraini a Repubblica la decisione della Corte costituzionale che non ha ammesso il referendum sull’eutanasia, promosso dall’associazione Luca Coscioni. Maraini si schiera a favore dell’eutanasia: “Io penso, come i nostri antenati greci, che il suicidio sia un diritto. La vita appartiene a chi la vive. Bisogna fare di tutto per aiutare chi sta male e convincere chi vuole togliersi la vita a rivedere la sua decisione. Ma non proibendogli di farlo o mettendo le persone in prigione”.

La scrittrice analizza anche il pensiero della Chiesa Cattolica sul tema, fatto di “molte incongruenze” visto che “la Chiesa ha ammesso per secoli la pena di morte e ha benedetto le guerre e oggi si oppone a una persona che, stando troppo male, non vuole più vivere. Certo, bisognerà cercare in tutti i modi di aiutarlo a vivere, a ritrovare la voglia di vivere. Ma in casi sopratutto di malati terminali non capisco l’accanimento”.

Secondo Maraini “ciascuno è proprietario della sua vita, finché non fa del male agli altri o inficia la libertà degli altri, come nel caso del vaccino. La vita è di chi la vive. Nessuno può possedere la vita degli altri”.

(LaPresse)

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