Fermati due dei sette evasi dal carcere “Beccaria”

I detenuti per scappare hanno sfruttato i lavori in corso nel penitenziario e l'esiguo numero di agenti che sorvegliavano la struttura

Foto Claudio Furlan / LaPresse Istituto Penale per i minorenni Cesare Beccaria di Milano

MILANO – Sette detenuti nella serata di ieri sono scappati dal carcere minorile Beccaria del capoluogo meneghino. Due sono stati già ripresi dalle forze dell’ordine. Pare che i reclusi, tutti tra i 17 e i 19 anni, abbiamo sfruttato dei lavori in corso al penitenziario e il numero ridotto di agenti per mettere in atto la fuga in occasione del Natale.  

L’incendio

Prima di evadere, sono stati dati alle fiamme i materassi in alcune celle il cui fumo ha intossicato quattro agenti penitenziari, poi trasferiti all’ospedale San Carlo, ma nessuno di essi è risultato in condizioni gravi. Sul posto sono giunte ambulanze e mezzi di soccorso. Posti di blocco sono stati immediatamente attivati nelle zone adiacenti il carcere, tra via Giovanni Spagliardi e via Ferruccio Parri. Per domani è previsto un vertice del Dipartimento della giustizia minorile tra cui il direttore generale Giuseppe Cacciapuoti per esaminare quanto accaduto.

Lo sconcerto

E il sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari, ha sottolineato come, quanto accaduto sia assolutamente “sconcertante”. “Siamo in contatto con la direttrice del carcere per approfondire le modalità – ha detto – con cui si è verificato il fatto. Ringrazio il reparto di Polizia penitenziaria, prontamente rientrato nella sua interezza in servizio, il Nic e le altre Forze dell’ordine che da subito hanno avviato un’intensa attività di ricerca degli evasi. Visiterò di persona l’istituto – ha concluso – Ciò che è accaduto non si deve ripetere. Vanno individuate soluzioni efficaci e immediatamente disponibili per scongiurare episodi simili”.

L’analisi

Il segretario della Uilpa Gennarino De Fazio ha voluto sottolineare come “negli istituti minorili, per ragioni connesse anche al sovraffollamento penitenziario nelle carceri, l’età dei detenuti può arrivare fino 25 anni. Molte delle problematiche che investono le carceri – ha inoltre sottolineato – si ritrovano anche negli istituti penali per minorenni. In particolare, sono in vorticoso aumento i casi d’aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori, tra cui l’innalzamento del limite d’età. Da tempo ripetiamo che il sistema d’esecuzione penale va ripensato e che vanno riorganizzati e potenziati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione. Auspichiamo di poterci presto confrontare con il Ministro della Giustizia e i Sottosegretari delegati per la ricerca di un percorso riformatore e soluzioni concrete che vadano al di là dei meri proclami”.

I commenti

A De Fazio ha fatto eco il segretario del sindacato autonomo Sappe, Donato Capece secondo il quale “sarebbero diversi gli agenti e i detenuti in prenda a convulsioni e vomito per aver respirato il fumo dei materassi incendiati”. Capece ha inoltre aggiunto “che in queste ore di alta tensione presso il Beccaria ci sono vigili del fuoco, forze dell’ordine e i soccorritori del 118”. Il leader dell’Uspp Giuseppe Moretti ha ricordato come più volte abbiano detto che “urgono stanziamenti straordinari in termini di risorse umane e materiali ma anche la modifica del modello detentivo attualmente fallimentare perché votato a una sorta di autogestione da parte dei detenuti lasciati tutto il giorno ad oziare all’interno delle sezioni detentiva”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome