Fiamme davanti a due negozi a Napoli, la pista dei ‘signori del racket’

Nel mirino una tabaccheria e il pub ‘Addu Manuel’ a San Giovanni a Teduccio. E’ accaduto a pochi passi dal ‘Bronx’, roccaforte dell’organizzazione dei Formicola e vicino alla base della famiglia Silenzio

Dieci giorni. Tanto è durata la quiete a San Giovanni a Teduccio dopo la maxi operazione che aveva portato alla cattura di quasi quaranta persone ritenute legate al cartello Rinaldi-Reale-Formicola e alla famiglia Silenzio. Il nuovo allarme arriva da una zona che si trova a pochi passi dal cosiddetto Bronx, ovvero via Taverna del Ferro, il complesso di edilizia popolare sulle cui facciate troneggiano i murales dedicati a Ernesto Guevara e Diego Armando Maradona. Erano le 5 del mattino di ieri, quando i carabinieri della compagnia di Poggioreale sono intervenuti nella zona di San Giovanni dove erano stati segnalati due incendi. Il primo in via Parrocchia, dove la porta in ferro del pub Addu Manuel’ è stata annerita dalle fiamme. Il secondo incendio è stato appiccato invece davanti alla saracinesca di una tabaccheria al 588 del corso San Giovanni, a poche decine di metri da via Parrocchia. In entrambi i casi i carabinieri hanno incontrato i titolari degli esercizi commerciali che hanno riferito di non aver ricevuto minacce. Sulla matrice dolosa pare comunque non ci siano dubbi, come hanno accertato i vigili del fuoco che hanno effettuato un sopralluogo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Poggioreale e la pista, inevitabilmente, è quella che porta al clan Formicola-Rinaldi-Reale. Una doppia azione incendiaria che potrebbe avere anche una plurima valenza simbolica. I raid potrebbero far capire agli inquirenti che, malgrado gli arresti, sul territorio non è cambiato nulla. Ma lo stesso messaggio potrebbe essere stato indirizzato agli esponenti dei clan rivali, nonché agli operatori commerciali, le vittime della pressione estorsiva messa in pratica dal clan. Dopo il blitz, appena qualche giorno fa il 43enne Mario Di Pede, ritenuto legato al clan Silenzio, è stato arrestato con l’accusa di estorsione aggravata. E’ stato identificato come l’uomo che, nel dicembre 2020, si era presentato nel supermercato ‘Quari’ pretendendo soldi con una frase idiomatica: “Vengo da parte degli amici di San Giovanni a Teduccio”. Poi il monito al fine di “mettersi in regola” per poter continuare a lavorare. Il 43enne è considerato legato al clan Silenzio, uno dei gruppi di camorra attivi a Napoli Est, con roccaforte nel complesso del ‘Bronx’ di via Alveo Artificiale, a San Giovanni a Teduccio, fratello di Ferdinando Di Pede, arrestato nel blitz di pochi giorni prima. Che quello delle estorsioni sia uno dei principali business della camorra di San Giovanni, è noto da molti anni. Un collaboratore di giustizia, Gaetano Nunziato, ha raccontato nel dettaglio il business e la spartizione delle aree. “La zona è divisa, sotto il profilo dell’influenza criminale, tra il clan Mazzarella, il clan Rinaldi e il clan Formicola, nel senso che: il clan Formicola si occupa della zona cosiddetta del Bronx, ovvero di via Taverna del ferro, dove gestiscono le piazze di spaccio e fanno l’estorsione ad un mercatino rionale di quella zona; il clan Mazzarella si fa dare l’estorsione dalle bancarelle delle sigarette di contrabbando e posiziona le slot machine nei bar. Il clan Rinaldi controlla il Rione Villa, via Imparato e parte del corso San Giovanni”.

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