Finlandia, i populisti ‘sfondano’: sono secondo partito a 0,2% dai socialdemocratici

Esulta anche Matteo Salvini: "Gli amici 'populisti' del Partito dei Finlandesi diventano secondo partito in Finlandia. Il 26 maggio, insieme alla Lega, finalmente si cambia l’Europa"

(Xinhua/LaPresse)

HELSINKI – Anche in Finlandia l’onda populista ottiene consensi. Con una manciata di schede ancora da scrutinare, i risultati si sono ormai assestati.

Vince la sinistra. Conservatori ridimensionati

Ad imporsi è la sinistra, con il 17,7%. Una percentuale che consentirà al leader dei socialdemocratici Antti Rinne di diventare, con tutta probabilità, il nuovo premier. I socialdemocratici tornando quindi ad essere primo partito nel Paese addirittura dal 1999. Escono fortemente ridimensionati, invece, i conservatori del primo ministro uscente Juha Sipila: l’ex maggioranza, infatti, si ferma al 13,8%.

L’onda populista

A fare un balzo in avanti notevole sono i populisti dell’estrema destra. Gli euroscettici di ‘Veri Finlandesi’ hanno ottenuto il 17,5% (rispetto al 15% delle precedenti elezioni), appena 0,2% in meno rispetto ai socialdemocratici. Un divario che, in termini di seggi, si trasforma in un unico parlamentare in meno sui 200 complessivi: 40 ai socialdemocratici e 39 a ‘Veri Finlandesi’. Soddisfatto il leader dell’ultradestra Jussi Halla-aho. E sorride anche Matteo Salvini, alleato dei populisti: “Gli amici ‘populisti’ del Partito dei Finlandesi diventano secondo partito in Finlandia. Il 26 maggio, insieme alla Lega, finalmente si cambia l’Europa”.

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