Fisco, Cgil: decisioni Ecofin segno di debolezza e di poca volontà

“Decisioni che denotano un’estrema debolezza della governance economica e della volontà politica”. Così la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi commenta quanto definito ieri dall’Ecofin sia in merito alla nuova lista nera dei paradisi fiscali che al rinvio della web tax.

Foto Cecilia Fabiano - LaPresse

ROMA – “Decisioni che denotano un’estrema debolezza della governance economica e della volontà politica”. Così la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi commenta quanto definito ieri dall’Ecofin sia in merito alla nuova lista nera dei paradisi fiscali che al rinvio della web tax. “E’ grave – prosegue Fracassi – che nella lista nera non siano stati inseriti Paesi come Panama, Hong Kong, Isole di Man, Guernsey e Jersey. Questi sottraggono ricchezza all’economia reale di tutto il mondo”. “Inoltre – sottolinea – tale debolezza è ancor più grave poiché non affronta il problema delle politiche di Paesi come Olanda, Irlanda, Lussemburgo, che determinano scorretti vantaggi competitivi. Quindi un danno ancor più pesante perché avviene all’interno di una unione monetaria”.

Il problema

“Riteniamo negativa – aggiunge la vicesegretaria generale – anche la decisione di rimandare la web tax. Soprattutto perché – spiega – siamo convinti che sia urgente e necessaria una soluzione strutturale sovranazionale al fenomeno, che comprenda anche l’introduzione di basi imponibili comuni. Ribadiamo da tempo che la lotta all’evasione fiscale e per la legalità necessita di soluzioni internazionali e comunitarie in primis. Ciò affinché le politiche fiscali dei singoli Paesi non vengano eluse attraverso una concorrenza fiscale. Concorrenza che ormai si avvale di strumenti che – conclude Fracassi – non esitiamo a definire al limite della correttezza e della legalità”.

LaPresse

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