ROMA – Un Consiglio dei ministri molto acceso quello avvenuto ieri sera. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini vuole che il governo gialloverde realizzi la flat tax, ma Giovanni Tria, a capo del dicastero dell’Economia lo frena. “Se vuoi la flat tax, dobbiamo aumentare l’Iva”, avrebbe detto durante la riunione. Salvini vuole una tassa piatta, senza progressività. Ma alla notizia del possibile aumento dell’Iva anche il vicepremier Luigi Di Maio s’innervosisce: “Noi dobbiamo pensare al ceto medio, così è roba per ricchi. Non voglio che si aumenti l’Iva per fare una flat tax piatta”, avrebbe detto nella riunione flash a Palazzo Chigi. Poi se l’è presa anche con Tria: “Non è quello che abbiamo promesso”. Alla fine il Def viene approvato, tra i bocconi amari dei de vicepremier. I punti più importati della manovra sono rinviati ad ottobre.
Lo scontro con Toninelli
Altra materia di screzi tra Lega e M5S le Infrastrutture. Salvini chiede “una botta all’edilizia, alle ristrutturazioni” e se la prende con il ministro Toninelli. “Si sente parlare soltanto di vincoli. Ma se c’è la febbre devi dare un antibiotico non una caramella”, dice il leader del Carroccio. A difendere il collega di partito Luigi Di Maio: “Finiamola di puntare il dito contro i singoli”.
Gli obiettivi d’autunno
Nell’esecutivo, nonostante gli screzi, sembra regnare l’ottimismo, anche in vista delle elezioni europee. “In autunno non ci saranno patrimoniali, manovre correttive. Ovviamente, l’accelerata che volevamo dare domattina richiederà ancora un po’ di tempo”, ha detto Salvini commentando il Def.
Le opposizioni si infiammano
“O si dà una scossa strategica all’intera politica di governo con una visione che sia omogenea, coerente, condivisa, o questo Paese è destinato a una decrescita molto infelice”, ha detto Antonio Tajani di Forza Italia. Dal Pd Michele Anzaldi pubblica il video di un’intervista di Di Maio in cui promette i primi effetti della crescita già dall’inizio del 2019. “Quando chiederanno scusa agli italiani per le balle continue?”, ha detto.
