Gatti spia, progetto flop della Cia

Negli anni Sessanta sono stati spesi 20 milioni di dollari per un progetto fallimentare

WASHINGTON –I gatti hanno rischiato di essere arruolati come spie. Negli anni Sessanta la Cia varò un progetto per addestrare felini-spia, noto come Acoustic Kitty. L’iniziativa prese spunto dal fatto che gatti erano stati visti nei pressi dell’abitazione di un capo di Stato da monitorare, ed è stato notato che gli animali passavano inosservati.

Al gatto venivano impiantati trasmettitore e microfono

Per effettuare i primi test si reclutò un veterinario che impiantò nella parte posteriore del collo del gatto un’apparecchiatura composta da un piccolo trasmettitore radio, un microfono nel condotto uditivo e un filo per collegare i due dispositivi. L’animale-spia venne poi sottoposto a un addestramento sui suoni da ascoltare.

Le batterie erano piccole e con poca autonomia

L’esperimento presentò subito alcune criticità: le batterie erano piccole e dunque con poca autonomia, inoltre i gatti amano mangiare e dunque avrebbero abbandonato l’attività dopo aver fiutato cibo.

Il progetto costato 20 milioni di dollari è stato abbandonato nel 1967

Nel corso della prima missione, il gatto spia venne investito e morì. Il progetto venne interrotto nel 1967. La Cia avrebbe speso 20 milioni di dollari per creare i gatti 007.

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