Gimondi, domani i funerali. Giorgetti in camera ardente: “Il mio primo campione”

Fra le personalità arrivate questa mattina alla camera ardente del campione, da segnalare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport

in foto Felice Gimondi

MILANO – In attesa del rito funebre in programma domani, da questa mattina tantissimi appassionati e semplici cittadini hanno reso omaggio alla salma di Felice Gimondi nella camera ardente allestita nella chiesa parrocchiale di Paladina, paese in provincia di Bergamo. Nonostante la pioggia, anche molti cicloamatori hanno voluto salutare l’ex grande campione scomparso all’età di 76 anni mentre faceva il bagno durante una vacanza in Sicilia.

L’ultimo saluto a Gimondi

Fra le personalità arrivate questa mattina alla camera ardente di Gimondi, da segnalare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, gli ex campioni Vittorio Adorni, Franco Balmanion, Ivan Gotti e Paolo Savoldelli. I funerali dell’ex vincitore di Tour, Giro e Vuelta, sono in programma domani mattina con diretta su RaiSport dalle 10.40 alle 12.10. Attesa la presenza del rivale di sempre Eddy Merckx.

Una lunga lotta

“A mia mamma, mia sorella e me ha lasciato tanto amore. Ci ha insegnato ad amarci con i gesti più che con le parole”. Così, intanto, Norma Gimondi ha voluto ricordare il padre parlando all’uscita dalla camera ardente. “Ci ha insegnato il rispetto del prossimo e dell’avversario. Ma nello stesso tempo la determinazione che bisogna avere per dare sempre il meglio di sè”, ha aggiunto. “Gimondi aveva un carattere incredibile, era una forza della natura. Aveva una mentalità di non mollare mai. Con Merckx ha lottato per anni nel tentativo di riuscire a batterlo”, ha detto invece Vittorio Adorni, altra leggenda del ciclismo italiano.

Il saluto di Giorgetti

“E’ stato il primo campione della mia vita e me lo tengo dentro. Era giusto passare a salutarlo”, il ricordo commosso di Giancarlo Giorgetti. “Solo il ciclismo sa entrare così nell’immaginario della gente. Ho due immagini: la vittoria ai Mondiali (nel 1973, ndr) con la tv bianco e nero. Poi la sua maglietta bianca e celeste della Bianchi, che mi ha accompagnato nei poveri giochi di una volta che ai bambini di oggi farebbero ridere”, ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha infine annunciato “un monumento per ricordare Felice Gimondi”. “E’ una buona idea, e m’impegnerò per realizzarla”, ha scritto sul proprio profilo Facebook il primo cittadino della città lombarda.

(LaPresse)

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