Giustizia, i tempi si allungano

Caserta. I processi in tempo di Coronavirus: il malcontento dei legali per i sistemi telematici poco efficienti e la paura dei contagi. A Napoli Nord rinvii al 2023. Gli avvocati: “Difficile ottenere gli atti in tempi brevi”

Caserta – L’emergenza pandemia mette a rischio l’amministrazione della giustizia. L’allarme è stato dato dai rappresentanti sindacali dei dipendenti del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e viene rilanciato dagli avvocati di Terra di Lavoro. “Le udienze in collegamento telematico – dichiara Giuseppe Stellato – non sempre rispondono alle esigenze di rapidità del processo e andiamo avanti a rilento. La predeterminazione degli orari e la riduzione del numero di procedimenti che si possono trattare in una giornata causa rallentamenti”. Quanto al mancato inserimento degli operatori della giustizia nelle liste prioritarie per i vaccini, Stellato osserva che “il problema mi sembra sottovalutato: continuiamo ad andare in udienza e ad avere giornate piene di contatti”.

Per Giovanni Cantelli “il penale andrebbe sempre stato vissuto in prima persona. Intanto, molti processi con imputati a piede libero sono stati bloccati”. Quanto al vaccino, “la difficoltà c’è: io non posso scegliere di non andare in tribunale per un’udienza”.
Secondo Nicola Garofalo, “l’accesso agli uffici è diventato difficoltoso: certo si tratta di misure di sicurezza, ma il mandato difensivo ne viene ostacolato. Ormai il calendario delle udienze ha ritmi diversi rispetto alla fase pre pandemica. E’ diventato difficile avere copie in cancelleria in tempi ristretti: si corre il rischio di non farcela”. Per i vaccini, “l’inclusione degli operatori della giustizia avrebbe consentito di svolgere una funzione importante con più serenità”.

Felice Belluomo, presidente della Camera penale del tribunale di Napoli nord, nota che “nel penale qualsiasi attività di cancelleria si fa ormai solo tramite il portale. Il tutto senza formazione per gli avvocati e il personale di cancelleria e senza mezzi a disposizione. Così non è garantito l’esercizio dei diritti da parte del cittadino. Per questo, a livello nazionale, l’Unione delle camere penali ha proclamato un’astensione il 29, 30 e 31 marzo. In ogni tribunale d’Italia ci sono provvedimenti amministrativi che dovrebbero agevolare avvocato e cittadino, ma sono diversi da tribunale a tribunale. Molte udienze sono saltate e a Napoli Nord abbiamo già rinvii al 2023”.

Quanto ai vaccini, “non mi presto al gioco delle categorie, ce ne sarà sempre una che pensa di essere maggiormente necessaria. Perché noi sì e gli operatori ecologici no?”

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