Governo, Draghi lascia fuori Cdm tensioni Colle e chiede ai ministri sprint su Pnrr

Foto LaPresse/ Palazzo Chigi / Filippo Attili

ROMA“Abbastanza surreale, ma veloce e indolore”. Il primo Cdm dopo la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale è appena finito e un ministro descrive così la riunione. Il faccia a faccia tra il premier e i membri del Governo dopo la settimana che ha visto la maggioranza spaccarsi – in momenti diversi e geometrie variabili – e poi ricompattarsi solo grazie alla conferma dello status quo, è decisamente molto atteso.

In Parlamento, capi delegazione e non, hanno giocato ognuno la propria partita nel doppio gioco che legava Colle e esecutivo e ora si ritrovano tutti seduti al grande tavolo circolare della sala del Governo. Mario Draghi rompe subito il ghiaccio “salutando” insieme a tutto il Governo l’elezione del Capo dello Stato. Il premier torna a ringraziare Mattarella per la decisione di rimanere per un secondo mandato. “Le priorità che ha espresso – la lotta alla pandemia e la ripresa della vita economica e sociale del Paese – sono le stesse del Governo”, sottolinea, ‘chiamando’ un lungo applauso da parte dei ministri.

I ‘due presidenti’, insomma, sono insieme a segnare la rotta, avendo come faro la “stabilità” e la ripartenza del Paese. Per i presenti Draghi è “sorridente e tranquillo” e nessuna tensione ‘politica’ può essere messa a verbale. Il messaggio del premier, però, è chiaro: adesso tutti ai remi, ripartiamo più forti.

Lo stile, viene raccontato, è “più asciutto” del solito. L’ex uomo di Francoforte si dice “soddisfatto” per i dati sulla crescita che fotografano un +6,5% nel 2021. “Sono il prodotto della ripresa globale, ma anche – è la sottolineatura – delle misure messe in campo dal governo, a partire dalla campagna di vaccinazione e dalle politiche di sostegno all’economia”. Il Governo impiega appena mezz’ora per decidere la proroga di 10 giorni per l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto e la chiusura delle discoteche.

In un primo momento lo stop alle sale da ballo sarebbe dovuto andare avanti fino a metà febbraio, ma il ministro Garavaglia propone il ‘lodo S. Valentino’, per concedere un’occasione in più a innamorati e gestori. Draghi sorride a avalla la richiesta. Il monitoraggio dei dati, invece, rende necessarie 48 ore di riflessione in più per le misure che puntano ad armonizzare alcune norme sulla quarantena nelle scuole e a “semplificare” l’applicazione del Green pass.

Mercoledì, poi, il Cdm tornerà a riunirsi. E sul tavolo Draghi chiede che ci sia innanzitutto il piano di messa a terra del Pnrr. L’erogazione della seconda rata, in scadenza al 30 giugno 2022, ricorda, presuppone il conseguimento di 45 traguardi e obiettivi per un contributo finanziario e di prestiti pari a 24,1 miliardi. Per questo il premier chiede a tutti i ministri di indicare “lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza”, segnalando “l’eventuale necessità di interventi normativi e correttivi”, per poi procedere a “una puntuale ricognizione della situazione” nel corso della riunione del Governo. “Draghi ha dato i compiti a casa – ironizza qualcuno – mercoledì vedremo chi ha studiato”.

In ogni caso nessun accenno viene fatto al ‘caso Giorgetti’ o a possibili tagliandi e ripercussioni politiche della ‘pazza’ settimana vissuta dal Parlamento. Se la maggioranza è riuscita a ricompattarsi in extremis, infatti, ad essere decisamente ammaccati sono i partiti, preda anche delle divisioni interne. Il premier non intende rallentare il passo. La campagna elettorale dentro e fra le forze politiche, è la linea, non dovrà avere nulla a che fare con il Governo.(LaPresse)

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