Il governo potrebbe esprimersi su Ilva nei giorni di Ferragosto

Il ministro del lavoro, Luigi Di Maio, respinge l'idea di essere lui, in prima persona, a voler annullare la gara

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace
di Matteo Bosco Bortolaso

ROMA (AWE/LaPresse) – Su Ilva il governo si potrebbe esprimere “nei giorni di ferragosto“. E ormai non è più escluso l’annullamento della gara che ha assegnato ad Arcelor Mittal la gestione della produzione siderurgica italiana.

Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha richiesto all’Avvocatura dello Stato un parere in merito a possibili anomalie relative alla procedura di gara. La mossa arriva dopo un’altra richiesta che Di Maio aveva fatto all’Anac, l’autorità anti-corruzione. Questa aveva rilevato “criticità“, sottolineando però che ogni decisione spetta al dicastero guidato dal leader pentastellato. Anche all’Avvocatura dello Stato si chiede un parere tecnico. Che preveda anche cosa fare nel caso in cui Arcelor Mittal facesse causa nel caso in cui si vedesse “derubata” di un’assegnazione considerata regolare.

Il ministro respinge l’idea di essere lui, in prima persona, a voler annullare la gara

Non è che Di Maio decide o no, sarà l’Avvocatura a dirmi se ci sono i presupposti per revocare la gara oppure no. Poi si prendono le decisioni, e credo saranno interessati i giorni di Ferragosto“, aggiungendo che “di fronte all’accertamento di irregolarità, io ho il dovere di annullarla“.

Da parte di Arcelor Mittal, inoltre, non sono arrivati i segnali che Di Maio si aspettava. Lunedì, all’ennesimo incontro, l’azienda ha confermato il suo piano che prevede una serie di esuberi. E questo ha fatto infuriare lo stesso ministro e i sindacati. Questi, senza una nuova proposta sull’occupazione, non verranno più richiamati da Di Maio per altri incontri.

Il 15 settembre scadrà l’ultima proroga concessa dal governo per chiudere l’accordo proprio in materia occupazionale. Nel frattempo, entro il 24 agosto, l’Avvocatura dovrà esprimersi sulla gara. Visto che il 24 luglio è stato avviato un iter amministrativo di trenta giorni finalizzato all’eventuale annullamento, “in autotutela”.

Lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolinea che sulla procedura di gara di Ilva ci sono state “irregolarità“, e quindi il vicepremier Luigi Di Maio “ha dovuto procedere in autotutela“. Alla domanda di una possibile chiusura di Ilva, Conte risponde così: “Ma le pare che Di Maio sia così scriteriato da mandare a casa 14mila persone?“.

Questo approccio, come prevedibile, non piace alle opposizioni

Per Elvira Savino, deputata pugliese di Forza Italia, Di Maio “non sa più a chi rivolgersi, pur di trovare una scusa e assecondare la folle idea grillina di far chiudere la più grande acciaieria d’Europa: dopo l’Anac, adesso si è rivolto per un parere anche all’Avvocatura di Stato, dopodiché passerà al giudice di Forum?”.

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