Il Napoli domina il derby, è fuga scudetto

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SALERNO – Il Napoli mostra i muscoli nel derby. Vince all’Arechi imponendosi sulla Salernitana più di quanto dica il 2-0 finale. Un derby dominato in lungo e in largo, che cancella la figuraccia di Coppa Italia contro la Cremonese. Una vittoria importantissima, ottenuta senza Kvara, e che lancia la squadra di Luciano Spalletti, alla quota record di 50 punti, più che mai in fuga scudetto: +12 sul Milan, +13 sull’Inter, addirittura +16 su Lazio, Atalanta e Roma. D’accordo le inseguitrici debbono ancora giocare tutte, ma il vantaggio è importante, cospicuo. E il Napoli torna da Salerno con un altro set point scudetto.

Un gol per tempo

Un gol per tempo, nel primo Di Lorenzo e nel secondo Osimhen, minano la linea Maginot di Nicola, che per un tempo aveva messo in difficoltà la squadra di Spalletti. Troppo lento il giro palla, con gli esterni alti che non spingono. Il tridente inedito, con Lozano a destra ed Elmas a sinistra, non si accende, abbandonando Osimhen al suo destino. La Salernitana, timorosa di prendere un’imbarcata come a Bergamo, aspetta gli azzurri, affidando al solo Dia le ripartenze, ma consegnando il pallino del gioco al Napoli. Che cerca un episodio per sbloccarla. E l’episodio, dopo che Ochoa sia opposto in due tempi a Osimhen, arriva puntuale proprio sull’ultimo pallone del primo tempo: Anguissa fa il doppio passo e dal fondo mette un pallone basso sul secondo palo con Di Lorenzo, che controlla e scarica un gran destro. E’ la svolta perchè dopo appena 3’ il Napoli raddoppia: Elmas si accentra, destro a giro che si stampa sul palo a Ochoa battuto, per Osimhen è un gioco da bambini appoggiare con il piattone a porta vuota il suo 13° gol in campionato.

Dominio territoriale

Un risultato figlio di un dominio assoluto del campo. Letale Osimhen in avanti, sontuoso Anguissa sotto la pioggia, Perfetto o quasi Di Lorenzo, che dopo il gol si esalta sulla fascia. Una vittoria da grande squadra, con un unico neo: la palla persa di Lobotka, che innesca il tiro di Piatek, che centra il palo e rischia, all’83’, di riaprire unaa sfida dominata con forza. Una forza che, oggi in Serie A, non ha rivali.

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