Roma – Sono state imbrattate due targhe delle strade intitolate la settimana scorsa a chi, a Roma, ha combattuto e pagato sulla propria pelle le discriminazioni razziali durante il fascismo. La notizie la dà la sindaca Virginia Raggi che parla di “gesto vergognoso” e assicura: “Ripuliremo subito”.
Ancora uno sfregio alla città che, meno di una settimana fa, aveva voluto cancellare dalla sua toponomastica i nomi dei firmatari del Manifesto della razza. A cui erano precedentemente intitolate tre strade.
Le due targhe via Mario Carrara e largo Nella Mortara, nel quartiere Primavalle, imbrattate con vernice nera.
Unanime la condanna da parte politica, con il presidente della Camera Roberto Fico che parla di “atto vile a cui reagire subito”. La deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria che commenta: “Non sarà mai abbastanza. Anche in una democrazia come la nostra, l’impegno per rafforzare e difendere la cultura della libertà e per far sì che la storia sia patrimonio condiviso”. E’ il governatore del Lazio Nicola Zingaretti che scrive sui social di un “ennesimo atto infamante di fascisti senza onore che agiscono nell’ombra”. E attacca: “Non smetteremo mai di combattervi, mai”.
Si è svolta il 21 novembre la cerimonia conclusiva del percorso partecipativo, avviato un anno fa dal Campidoglio in occasione dell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali. Che ha portato l’Amministrazione, insieme agli studenti e ai cittadini, a cambiare i nomi di tre strade.
La Commissione consultiva di Toponomastica di Roma Capitale aveva indicato dieci nomi tra i quali scegliere i tre nominativi a cui intitolare le strade.
Nel Municipio XIV via Donaggio è diventata via Mario Carrara, e largo Donaggio, largo Nella Mortara; mentre nel IX Municipio via Zavattari è cambiata in via Enrica Calabresi.
(LaPresse)
