Incendio Grimaldi: trovato uno dei dispersi del traghetto Italia-Grecia: “Per fortuna sono vivo”

Firefighting vessels extinguish a fire on Italy-flagged Euroferry Olympia as it burns for a second day at the Ionian Sea, off the port of Corfu island, northwestern Greece, Saturday, Feb. 19, 2022. Rescue teams in Greece searched Saturday for 12 people believed to be missing from a ferry that caught fire in the Ionian Sea while en route to Italy and continued burning for a second day. (Voula Pappa/InTime News via AP)

CORFU’ “Per fortuna sono vivo” è stato il commento di uno dei 12 passeggeri dispersi del traghetto dell’Euroferry Olympia della Grimaldi che ha preso fuoco nelle acque tra l’Italia e la Grecia nei pressi di Corfù. Secondo l’Atr della Guardia Costiera italiana, nelle acque “ci sarebbe stato un possibile sversamento degli 800 metri cubi di carburante e delle 23 tonnellate di merci pericolose corrosive presenti a bordo”.

Il soccorso
L’uomo che è stato subito trasferito in ospedale per accertamenti, è stato avvistato dalla Guardia costiera greca mentre si trovava a poppa della nave ed ha subito preso contatti con i soccorritori. Il superstite avrebbe anche riferito di aver sentito voci di altri dispersi

La precisazione
I dispersi sarebbero tutti camionisti in attesa di sbarco che dormivano all’interno dei loro mezzi. Ma secondo Paul Kyprianou, responsabile delle relazioni esterne di Grimaldi Lines “la pratica di alloggiare nei garage non è assolutamente lecita sulla base di una normativa internazionale” e che “noi ci atteniamo alla norma e abbiamo delle ronde apposite: membri dell’equipaggio che controllano. Può essere che ci siano camionisti che non seguono le indicazioni”. Kyprianou ha dichiarato inoltre “di trovare grave che si sia acceso un fuoco a bordo: noi siamo l’unica compagnia su questa tratta che ha vietato il camping on board perché sappiamo che potrebbe essere causa di incidenti”.

Le testimonianze
Secondo alcune testimonianze, in precedenti traversate ci sarebbero stati degli stranieri “che accendevano i fuochi giù nei garage, facevano feste con l’autoradio dei furgoni” mentre “si ubriacavano”.

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