Incubo demolizioni, a Casal di Principe tornano le ruspe

Il sindaco Renato Natale

CASAL DI PRINCIPE (Ernesto Di Girolamo) – Ritornano le ruspe a Casal di Principe. Il prossimo martedì 13 dicembre sarà demolita un immobile abusivo in via Giacosa. La Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli ha disposto infatti la demolizione del manufatto che è risultato essere stato costruito senza alcuna autorizzazione. Ci saranno ovviamente tutte le forze dell’ordine a presidiare la zona per evitare che ci possano essere anche problemi di ordine pubblico.

L’ordinanza

Il comandante della polizia municipale, Maurizio Crotti, ha firmato anche l’ordinanza “per la salvaguardia della pubblica incolumità” vietando la sosta, nonché il transito pedonale e veicolare sulla strada, nel tratto compreso tra l’intersezione con Corso Dante e via Giacosa. Il provvedimento sarà valido dalle 7 del mattino fino alla fine delle operazioni: non potrà passare nessuno ad eccezione dei veicoli al servizio dei residenti, nonché ai mezzi di soccorso e di pronto intervento. L’ufficio tecnico comunale invece provvederà alla fornitura di transenne mobili indicanti il divieto di transito, nonché al posizionamento a monte e a valle del tratto interessato di via Giacosa e alla successiva rimozione delle stesse al termine delle operazioni. L’ordinanza è stata trasmessa al Commissariato della Polizia di Stato di Aversa, al Comando Stazione Carabinieri di Casal di Principe, al Settore Tecnico del Comune di Casal di Principe ciascuno per quanto di rispettiva competenza.

Il commento del sindaco

In questi casi anche il Comune può fare veramente poco come sottolinea il sindaco Renato Natale (nella foto): “E’ un provvedimento del tribunale, ne abbiamo solamente preso atto e la polizia municipale sta gestendo la viabilità per quella giornata. E’ un problema che abbiamo denunciato più volte anche se queste sono comunque sentenze che affossano le loro origini a parecchi anni fa”. Grazie – per modo di dire – all’emergenza Covid numerosi abbattimenti furono fermati dagli stessi tribunali ma adesso – purtroppo – stanno riprendendo e c’è il rischio che possano diventare sempre più frequenti visto che ci sono centinaia di giudizi pendenti. Serve una svolta, un qualche cosa che permetta di abbattere solo gli abusi di ‘lusso’ e non quelli di povera gente che semplicemente ha costruito un tetto sotto al quale vivere. Ricordiamo che solamente alcuni giorni fa il coordinamento dei comitati a difesa del diritto alla casa ha fatto notare che a Casal di Principe sono 260 le sentenze esecutive giudiziarie di abbattimento e 1.300 le ordinanze comunali di demolizione, un numero enorme che “mette a rischio il patrimonio urbanistico della città”.
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