Industria, il Csc vede un’accelerata della produzione. Pmi: servizi ai massimi storici

Cresce però l'insofferenza da parte delle associazioni di uno tra i settori del terziario più colpiti dalla pandemia - il turismo - per l'inadeguatezza delle risorse a supporto

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi 20/12/2019 -

ROMA – Il Centro studi di Confindustria vede un’accelerazione per la produzione industriale italiana mentre cresce la fiducia degli imprenditori sulla ripresa delle attività. Dati che arrivano in contemporanea con la diffusione degli indici Pmi sui servizi che rilevano una netta risalita ai massimi da oltre due anni.

La produzione

Per il Csc la produzione industriale italiana è attesa in ulteriore incremento nei mesi primaverili, dopo il recupero già registrato nel primo trimestre (+0,9%). E dopo la battuta d’arresto rilevata dall’Istat in marzo (-0,1%), in aprile e maggio l’attività, secondo quanto rilevato da Confindustria, è avanzata a un ritmo moderato (+0,3% e +0,4% rispettivamente), sostenuta da entrambe le componenti della domanda. In parallelo gli imprenditori italiani mostrano anche un maggiore ottimismo con l’indice di fiducia salito in maggio sui livelli massimi dall’autunno del 2017, in linea con il miglioramento della crisi sanitaria e l’allentamento delle restrizioni. Scorte basse e domanda in accelerazione preannunciano poi ulteriori recuperi di attività anche nei mesi estivi.

Pmi

Fiducia in crescita rileva anche Ihs Markit per l’indice Pmi servizi che in Italia a maggio si è posizionato su 53.1 mostrando la più forte crescita da marzo 2019. Il settore terziario in Italia, alimentato dal più forte rialzo dei nuovi ordini in più di tre anni, è tornato quindi in espansione con l’attività economica in aumento per la prima volta in quasi un anno e al tasso più rapido da marzo 2019.

Segnali di ripresa

“Il settore terziario italiano ha mostrato a maggio i primi segnali di ripresa. Con il più rapido incremento dei nuovi ordini in più di tre anni legato alla riapertura delle aziende e al riavvio della domanda dopo l’allentamento delle misure anti Covid-19, l’attività economica è aumentata per la prima volta dallo scorso luglio e al tasso più forte da marzo 2019”, ha commentato Lewis Cooper, economista presso Ihs Markit, segnalando che “il livello del personale del settore si è di conseguenza stabilizzato dopo 14 mesi consecutivi di tagli occupazionali”.

Il turismo

Cresce però l’insofferenza da parte delle associazioni di uno tra i settori del terziario più colpiti dalla pandemia – il turismo – per l’inadeguatezza delle risorse a supporto. In particolare dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni Bis, le associazioni del comparto del Turismo Organizzato evidenziano un aiuto “decisamente irrisorio, considerato che la platea dei beneficiari stimata è di circa 80.000 imprese. Le somme stanziate sono assolutamente inadeguate per ristorare migliaia di imprese, che mediamente hanno perso quasi il 90% del proprio fatturato”.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome